Su quasi tutti i mass
media abbiamo letto
che la Chiesa, finalmente,
pagherà l’Imu. Giustizia
è stata fatta, hanno detto
in molti. Non so che
risposte dare alle accuse.
Mi pare che ci sia un attacco ideologico alla
Chiesa, al di là della
verità dei fatti. E i radicali
sono in prima fila.
Dimenticano, però,
il contributo pubblico che
prendono per la radio.
Quasi dieci milioni di
euro, mentre si lesinano
i soldi ad altre emittenti
private, di cui molte
cattoliche. A che titolo
questo contributo per
i radicali? Forse perché,
talora, si sono venduti
l’anima al precedente
governo?
Un lettore
Autorevoli giornali e apprezzati
giornalisti hanno
contribuito ad alimentare
nell’opinione pubblica
un’autentica “bufala”: la
Chiesa, finalmente, pagherà
l’Imu sui propri immobili.
Ma la Chiesa ha sempre
pagato le tasse su tutte le
attività commerciali! Nessuno,
con un minimo di onestà
intellettuale, può affermare
il contrario. Era esentata,
come tanti altri organismi
ed enti laici, solo per
le attività solidali ed educative.
Le polemiche e gli attacchi
finiti sui giornali, alimentati
soprattutto dai radicali,
riguardavano situazioni
“miste” (culto e commercio),
su cui ora s’è fatta
chiarezza. La Chiesa, anzi,
ha invitato a procedere nei
casi ove la legge è stata violata.
Ci aspetteremmo altrettanta
chiarezza in altre
istituzioni.