Con la primavera ritornano anche le proposte diseducative di chi vuole lucrare sull’obesità piuttosto che fronteggiarla razionalmente. L’esca del dimagrimento rapido, ottenuto con ogni mezzo, purché non comporti la rinuncia alla sedentarietà, aleggia in sintonia con la pretesa del “tutto e subito”, tipica dei nostri giorni. Un apposito gruppo di studio dell’Oms, preoccupato dei pericoli dell’obesità, ma anche degli errori e della superficialità con cui certi improvvisatori pretendono di curarla, ha formulato dei consigli per smascherare i troppi commercianti dell’industria dietetica.
La tipologia del messaggio adescatore si basa sulla perdita di peso facile, magari con cibi light e integratori per controbilanciare qualche proibizione sugli alimenti più temuti, come pasta e formaggi. I vantaggi sarebbero da riferire a procedimenti miracolosi ed esclusivi, “documentati” da fotografie di prima e dopo la cura, magari conle inevitabili dichiarazioni dei “clienti”soddisfatti. Il programma dietetico si avvale ogni anno di novità alla moda, preferibilmente riciclate da personaggi semi-sconosciuti nelle università e negli ospedali di tutto il mondo.
In genere,la preferenza va alle diete iperproteiche con meno di mille calorie (perciò chetogenee alla lunga dannose per fegato e reni), accompagnate talvolta da farmaci non registrati dal ministero della Salute. Non mancano “erbe” e tisane di ogni genere; orientamenti mistici o fantasiosi con riferimenti a proprietà particolari di alimenti o “combinazioni” di cibi; problemi allergici o di incompatibilità.