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martedì 03 ottobre 2023
 
I consigli salute di BenEssere Aggiornamenti rss BenEssere / La salute con l'anima a cura di Giuseppe Altamore

Mangiatori di pillole contro la depressione e il mal d'amore

Secondo l’ultimo rapporto Aifa (Agenzia italiana del farmaco), nel 2018 gli italiani hanno spesso 29 miliardi di euro in medicine: tra pillole, bustine e sciroppi, ogni cittadino ha speso circa 482 euro, assumendo in media una pastiglia e mezza al giorno. Tra i farmaci di classe C, acquistati con ricetta, ai vertici della classifica troviamo antidepressivi e medicinali attivi nell’ambito della sessualità, come contraccettivi e farmaci contro le disfunzioni erettili. Addirittura nel 2016, l’Italia risultava essere il secondo Paese europeo consumatore di Viagra, alle spalle della Gran Bretagna, con un assuntore su quattro più giovane di 40 anni. Non parliamo quindi di over 60.

Sono dati che fanno riflettere. Una prima valutazione, sulla base di questi numeri, ci suggerisce che siamo un Paese che oscilla tra depressione e problemi sessuali. Ovviamente non si può generalizzare e bisogna pure tenere conto che le statistiche possono essere ingannevoli, come ci ricorda la famosa poesia di Trilussa: “… Da li conti che se fanno, seconno le statistiche d’adesso, risurta che te tocca un pollo all’anno, e, se nun entra nelle spese tue, t’entra ne la statistica lo stesso, perché c’è un antro che ne magna due…”. Può essere pure che esista una fascia di cittadini, non maggioritaria, che abusa di antidepressivi e di pillole “dell’amore”. Fatto sta che qualcosa non quadra se così tante persone pensano di risolvere il loro malessere interiore combattendo su questi due fronti che possono avere un legame profondo. Aggiungiamo infine che in ogni caso siamo grandi consumatori di farmaci. Ma la responsabilità è anche di un sistema sanitario che alimenta, spesso in modo improprio, il grande business delle case farmaceutiche.


27 settembre 2019

 
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