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sabato 21 giugno 2025
 

Martedì 1 gennaio - Nella Circoncisione del Signore

Lettura del Vangelo secondo Luca (2, 18-21)

In quel tempo. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
  

Dalla Parola alla vita

Ci sono momenti nella vita in cui conta agire, dire la propria, prendere posizione. Ci sono però anche altri frangenti di vita in cui ci è chiesto di fare come Maria: custodire nel cuore persone, vicende, fatti. Questo non vuol dire certo essere passivi: l’attività della custodia è anzi impegnativa. Bisogna investire tante energie, dedicare tempo, sintonizzarsi con lo Spirito. Nei momenti chiave della sua vita, il Vangelo attesta però questa preziosa disposizione di fondo della Madre di Gesù: davanti ai pastori, ai Magi e al loro stupore, poi davanti a Gesù dodicenne nel tempio, Maria tiene caldo nel cuore e medita ciò che vede e sente. Anche Gesù, prima di morire, espliciterà a Pietro: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo».

Affrontiamo con fiducia le situazioni, belle o brutte, davanti alle quali ci è chiesto di attendere e di portare nel nostro cuore la complessità, anche se non compresa. Ricordiamo, allora, e custodiamo ciò che è capitato nell’anno appena trascorso, e impariamo da Maria a “ruminarlo” dentro di noi e soprattutto a tenerlo sempre a contatto con la grazia. La pace del cuore non arriva infatti a chi ha capito tutto (di Dio, di sé, del mondo…) ma a chi, come Maria e come i pastori, rimane aperto alle sorprese di Dio. Il Vangelo ci testimonia e ci promette che gli umili di cuore si ritroveranno stupiti a cantare il loro Magnificat e a glorificare e lodare Dio.

Commento di Chiara Zambon e Matteo De Matteis


31 dicembre 2018

 
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