Caro don Stefano, mi ha colpito la consumazione della separazione tra la premier Meloni e il compagno Giambruno attraverso i social. Così come mi ha disgustata l’atteggiamento del giornalista con le colleghe. Ma mi chiedo: è giusto pubblicare degli episodi fuorionda come fa spesso “Striscia la notizia”? Non è anche questa una violazione della privacy?
FRANCESCA
Cara Francesca, tra i tanti drammi che si consumano vicino e lontano (guerre, migrazioni, emergenza climatica, ecc.), l’opinione pubblica italiana ha dovuto sorbirsi un’altra guerra, questa volta privata. Anche questo tipo di guerre, se così si possono chiamare, fanno le loro vittime.
In questa triste vicenda la prima è la piccola Ginevra, figlia della coppia, che dovrà elaborare, con il carico della notorietà della vicenda e della madre che in qualche modo ricadrà su di lei, il lutto di un padre che non ci sarà più come prima, almeno nella sua quotidianità.
Un’altra vittima è l’immagine della famiglia, una delle bandiere sbandierate dal Governo in carica. Vince ancora una volta quella “insostenibile leggerezza dell’essere” che caratterizza questo tempo triste: un padre di famiglia che fa avances volgari a una collega (oltretutto sottoposta a lui, conduttore del programma). La famiglia si caratterizza dalla dinamica del dono, che in Gesù trova la sua massima espressione. L’ego la distrugge. E con la famiglia distrugge anche le singole vite.
La terza vittima è la comunicazione: un filmato “fuorionda” (cioè girato fuori dalla trasmissione) ancora una volta viene utilizzato per scopi che vanno oltre l’informazione. A quella giungla trasparente che è ormai diventata la nostra società, dove tutto deve essere messo in piazza per solleticare i pruriti più infimi, preferiamo i valori del pudore, della riservatezza, del silenzio. Le dimensioni in cui l’uomo non perde se stesso, ma si ritrova.