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giovedì 27 marzo 2025
 

Mercoledì 1° gennaio – Circoncisione del Signore

Lettura del Vangelo secondo Luca (2,18-21)

In quel tempo. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Dalla Parola alla vita

Otto giorni dopo la nascita, Gesù fu circonciso: così prevedeva la tradizione ebraica, per simboleggiare, attraverso un rito risalente ai tempi di Abramo, l’introduzione di un neonato nel popolo di Israele, affinché potesse beneficiare delle benedizioni di Dio e inscrivere la sua vita sotto la Legge di Mosè.

Il Figlio di Dio fatto uomo si incarna in seno ad un popolo che non era certamente nell’epoca del suo massimo splendore, anzi, era soggiogato e oppresso da una nazione straniera invincibile, come dimostrarono i fallimenti di tutte le rivolte ebraiche contro i Romani. Gesù ha vissuto tutta la sua esistenza in una patria occupata da una potenza straniera nemica: noi cristiani europei non possiamo certo immaginare cosa significhi, ma è la costante della vita di tanti altri cristiani nel mondo. Anche in questo aspetto cogliamo la singolare solidarietà che il Signore ha voluto mostrare nei confronti di tanti uomini e donne che nella storia dell’umanità hanno sofferto l’oppressione straniera.

Da adulto, Gesù declinerà il suo essere Messia non in termini politici di condottiero per la rivolta e la conquista dell’indipendenza dai Romani, ma come «principe della pace», quella che si può trovare nel cuore anche se si vive in condizioni di sofferenza. Non a caso oggi il calendario liturgico offre infatti la Giornata mondiale per la pace, come occasione di preghiera perché la pace del Signore abiti il cuore anche dei popoli oppressi.


31 dicembre 2019

 
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