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venerdì 17 gennaio 2025
 

Mi avete fatto sperare in un mondo migliore

Touring Club Italiano - WW1 dentro la Grande Guerra / CC BY-SA (<a href="https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0">https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0</a> - <a href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Poster_con_disegno_di_crocerossina,_scritta-_Chi_dar%C3%A0_un_bicchier_d%27acqua_in_Nome_Mio,_non_perder%C3%A0_la_sua_ricompensa.jpg">Wikimedia Commons</a>
Touring Club Italiano - WW1 dentro la Grande Guerra / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0 - Wikimedia Commons

Caro don Rizzolo, grazie per i vostri articoli. Mi hanno donato forza e fiducia e mi fanno sperare in un mondo migliore. Cristiani responsabili che seguono gli insegnamenti di Cristo ci sono. Mi riferisco all’Angolo della speranza: un medico condotto riferisce: «Non mi sono mai abbassato a compromessi e ho sempre aborrito l’ingiustizia». Mi ha fatto ricordare il mio papà che nel 1916 ha esercitato la sua professione prima come medico condotto, poi come medico nelle retrovie durante la Prima e la Seconda guerra mondiale, poi come colonnello medico dell’Aeronautica militare. Ascoltava con pazienza e serenità i suoi pazienti, li aiutava ed era il difensore dei deboli. Ci diceva sempre: rispetto per tutti, onestà, umiltà, comprensione e niente compromessi. Il Signore lo premiò: durante un bombardamento si salvò la vita per essere andato a visitare una povera giovane ammalata. Altra riflessione: il coraggio del perdono. Che mirabile esempio di perdono Mira Garcia che ha accolto e curato una delle persone che aveva torturato e ucciso suo figlio. Eroica Mira! Niente odio, vendetta, conflitto. Solo amore, riconciliazione, misericordia. Picciolini: «Tutto quello che avevo creduto è crollato». Dobbiamo esaminarci e non dare la colpa agli altri. L’odio, la vendetta non portano frutti. Allora, cosa fare? Parlare, dialogare, mettersi in discussione. È chiaro! Ma prima di parlare, essere umili e riflettere. Parlare con tono di voce basso. Chiedere allo Spirito Santo di farci usare le parole giuste al momento giusto. Come dice il parroco di Savona don Galliana, quando noi cattolici seguiamo la liturgia ricordiamoci che al centro della celebrazione c’è Cristo. Cristo è amore e ci ama anche se il suo silenzio rimane incomprensibile (Benedetto XVI). Grazie.

Elena

Grazie a te, cara Elena. Le tue parole ci spingono a continuare con impegno nel nostro servizio a favore del Vangelo. Per donare a tutti speranza e fiducia.


27 luglio 2020

 
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