Agli slogan e ai motti di Matteo Renzi ormai siamo abituati, ma questa storia dei mille giorni di fronte alla recessione pare un po' surreale. Gli ultimi dati sul Pil segnano un pesantissimo meno 0,3 per cento, rispetto alle previsioni che davano un più 0,8 per cento. La differenza tra un meno 0,3 e un più otto significa tra i sei e gli otto miliardi aggiuntivi. Dove li prenderemo? Per non parlare della fiducia che va a picco, di Bruxelles che ci chiedereà il conto, della Bce che ci farà una bella predica e via dicendo.
Servirebbero interventi urgenti di natura economica, per dare una scossa che non c'è stata (con gli 80 euro, ahimé, abbiamo dato la scintilla a polveri troppo bagnate). E lui che fa? "Datemi mille giorni per fare le riforme", chiede.Mille giorni, tempo fatidico, bello tondo, da tenere a mente, suggestivo come una canzone di Baglioni. Tempi lunghi,
insomma, Ma sui tempi lunghi, diceva Keynes, siam tutti morti. La verità è un'altra.
Come ha spiegato l'economista Stefano Zamagni, occorrono riforme economiche (fisco, burocrazia, lavoro) più che politiche (Senato, Titolo V etc). Il problema è che Renzi può fare solo riforme politiche, grazie a un accordo di ferro con Berlusconi (il patto del Nazareno). Accordo, come è stato detto giustamente da Antonio Polito, che è il suo capolavoro politico, perché gli permette di resistere ai tranelli dell'opposizione e alla fronda dei parlamentari del Pd (i 101, chiamiamoli così). Le riforme economiche invece Renzi non le può fare, perché sulle tasse, sul lavoro e la giustizia emergerebbero conflitti inconciliabili con il Centrodestra berlusconiano (e pure con quello alfaniano). Mica è come con il Senato, che ormai è la cenerentola del Paese e tutti si possono permettere di cancellarlo o sbatacchiarlo come un polipo, creando una riforma che sembra disegnata da un dadaista ma che va bene a tutti.
Dunque una volta fatta la nuova legge elettorale, il premier nonché segretario del Pd correrà come un velocista (altro che maratoneta) verso le elezioni anticipate, nella speranza di ottenere una performance come quella ottenuta alle ultime europee, con una maggioranza finalmente composta da renziani di ferro. Altro che mille giorni. Tempo un paio di mesi e via che si va alle urne. #stateserenitaliani.