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domenica 06 ottobre 2024
 

Nel presepe un bel carico di armi

Caro don Stefano, è passato al Parlamento europeo con grandissima maggioranza il progetto di legge che mira a potenziare la capacità di produzione di munizioni e missili nell’Ue. È l’Act in Support of Ammunition Production, acronimo Asap.

Tra i tanti effetti collaterali di una guerra c’è anche la presa di possesso delle parole e la loro ridefi nizione. In Russia c’è la scuola patriottica, in cui la storia viene riscritta secondo le direttive dell’autocrate e si plagiano giovani e innocenti menti. Nella civilissima Europa, Asap che fi no a ieri stava per “as soon as possible”, un auspicio “aziendale” nelle mail (“fare il più presto possibile”), diventa il minaccioso “armiamoci di più”.

O forse il sottotesto è proprio questo: fare il più in fretta possibile ad armarsi. C’è sicuramente del genio dietro. Ma preferirei che fosse usato per delineare traiettorie diplomatiche.

DANIELE PICCININI

Caro Daniele, la normativa risale a diversi mesi fa ed è stata approvata dal Parlamento europeo con un larghissimo sostegno da destra e da sinistra: 505 voti favorevoli, 56 contrari e 21 astensioni. Essa dà sostegno alla produzione di munizioni nell’Unione e u r o p e a , anche in vista di forniture urgenti all’Ucraina. Rientra nella logica: siamo in pericolo, riarmiamoci.

Si prevedono meccanismi per mappare, monitorare e anticipare l’esistenza di colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento, sostenere finanziariamente il rafforzamento delle capacità produttive industriali nell’Unione e introdurre un quadro normativo temporaneo per affrontare la crisi dell’approvvigionamento di munizioni. Il Parlamento ha semplicemente approvato, senza nemmeno entrare nel merito politico di una scelta così grave, quello che avevano proposto Commissione e Consiglio.

Aggiungo che si delinea la possibilità di riformare i Pnrr nazionali con misure a sostegno dell’industria militare e a discapito di beni e servizi destinati ai cittadini. Il bilancio europeo rischia così di diventare meno tracciabile. Inoltre le normali procedure legislative europee prevedono valutazioni expost, valutazioni d’impatto, consultazioni delle parti interessate: niente di tutto questo sarà fatto per un settore sensibile come quello dell’industria bellica.

Inoltre si ritiene necessaria una semplificazione e un’accelerazione delle gare di appalto. Tale procedura solleva molti dubbi anche sulla trasparenza delle procedure di garanzia in quel delicato settore industriale. Nel presepe quest’anno ci troviamo anche un bel carico di armi.


04 gennaio 2024

 
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