Sono una diciottenne e leggo la rivista
fin da piccola. Apprezzo il vostro andare
controcorrente, come nella questione degli
F-35, approvata al Senato e commentata
dal ministro Mauro (che si dichiara
cattolico) con la stupidissima e offensiva
frase «armare la pace per amare la pace».
Come possiamo amare la pace con un’arma
in mano? Questa decisione mi sembra uno
sputo in faccia alle migliaia di famiglie che
faticano ad arrivare alla fine del mese. Non
ci sono soldi, ma per i cacciabombardieri si
trovano sempre. Devo dedurre che un F-35
vale più di migliaia di persone povere al
limite della disperazione? L’altra questione
è che nella vita dei giovani non c’è più
spazio per Dio. Tante volte sono stata presa
in giro per il fatto di essere credente. Mi
chiamano “suoretta” e io per loro resto solo
quella. Per me siamo così pieni di oggetti
e preoccupazioni materiali che Dio resta
fuori dalla porta.
Sara
Nelle tue parole, cara Sara, c’è più saggezza
che in tanti discorsi e dichiarazioni di illustri
personaggi, o presunti tali. Come, per
esempio, mostra la tua riflessione sugli F-35,
un’inutile spesa che offende migliaia di cittadini
e famiglie alle prese con la povertà. È stata
una grande idiozia l’espressione «armare la
pace», soprattutto se detta da un ministro che
ostenta l’identità cattolica. Non preoccuparti,
infine, delle critiche dei tuoi amici, purché la
tua fede sia sempre vissuta con sincerità e nella
gioia. Il tuo comportamento mette in crisi
chi vive solo di edonismo e rimanda nel tempo
la domanda sul senso da dare alla vita.