CRISTINA (come per ogni “caso” il nome è convenzionale), 39 anni e un figlio di 12 anni, è tragicamente provata da un lutto lacerante: la perdita del primogenito di 17 anni massacrato a colpi in testa dal patrigno. Ora il marito è in carcere. Cristina l’ha abbandonato, ma è soffocata dai debiti cui non è assolutamente in grado di far fronte. Fisicamente e moralmente logorati, lei e il figlio rimasto sono seguiti presso il Dipartimento di salute mentale con colloqui di sostegno e terapia farmacologica. Inoltre, per recuperare un minimo di vita normale, sono stati costretti ad abbandonare tutto, compresa la casa, ricominciando da zero. Adesso Cristina lavora in un’impresa di pulizie, ma i proventi sono minimi. La situazione in cui si trovano madre e figlio ha spinto il parroco a chiedere per loro la nostra solidarietà.