Leggendo sul n. 43 la lettera su Dio e i miracoli mi è tornata in mente una frase di Albert Einstein: «Ci sono due modi di vedere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L’altro è pensare che ogni cosa è un miracolo». Poche e semplici parole che esprimono l’amore e la bellezza per la vita sempre e comunque. Siamo noi i suoi principali arteci; le persone possono ferirci o amarci, stimarci o sottovalutare la nostra buona volontà, ma non possiamo lasciarci vincere dal pessimismo. Non è un passaggio facile, ma vale la pena provarci sempre.
UN’ABBONATA
Grazie per questa boccata di ottimismo. Un invito a non scoraggiarci, a perseverare nel bene. Siamo portati a vedere troppo facilmente solo ciò che non va, il male, la cattiveria, il dolore. Tutto questo esiste, ma non dobbiamo chiudere gli occhi di fronte al quotidiano miracolo della vita, come un incantevole paesaggio, il sorriso di un bimbo, la generosità di tante persone semplici. Rispondere al male con il bene non è facile, e per questo abbiamo bisogno della grazia di Dio, da invocare nella preghiera, lasciandoci guidare sempre dalle ispirazioni buone dello Spirito Santo.