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venerdì 02 giugno 2023
 

Omofobia e gay

Ho letto, con disappunto, le critiche che le hanno rivolto per la pubblicità contro l’omofobia. È assurdo che l’abbiano accusata di propagandare l’ideologia gay. Combattere l’omofobia non vuol dire favorirne l’ideologia. Insomma, non sono anch’essi nostri fratelli? Gesù non ci ha insegnato ad amare tutti, e a non discriminare nessuno? Ci tengo a sottolineare che non sono a favore dei matrimoni e delle adozioni gay. Qualche anno fa, per il mio compleanno, diedi una festa. Tra gli invitati c’era un mio amico gay. Quando si avvicinava al tavolo per servirsi, un altro invitato omofobo si scansava e non prendeva più cibo dallo stesso vassoio. Quel ragazzo gay si è sentito discriminato per tutta la serata.

M.A.

Solo chi non ci legge o chi è davvero in malafede – e ce ne sono tanti – può accusarci di propagandare l’ideologia gay. E scambiare la condanna dell’omofobia, che dovrebbe essere un sentimento da tutti condiviso, soprattutto dai cristiani, come un cedimento alla morale e alla dottrina della Chiesa. Nessuno può essere fatto oggetto di intolleranza, fino alla violenza fisica e psicologica per la sua tendenza. Il rispetto incondizionato alla persona, etero o omosessuale, è un punto da cui non si può prescindere. Ciò non vuol dire che «l’omosessualità non è altro che una modalità sessuale tra le tante», come ha scritto il teologo Lorenzetti, o riconoscere il diritto di sposarsi e adottare bambini da parte degli omosessuali.


28 febbraio 2013

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