ALBERTO, 32 anni, è sposato e padre di tre figli di 2, 4 e 8 anni. Tuttofare, con la pandemia non ha più trovato un impiego decoroso, ma solo occupazioni precarie e occasionali. L’uomo in preda allo sconforto constata ogni giorno gli effetti devastanti che l’indigenza provoca sulla crescita dei figli. Alla moglie, già affetta da tireopatia autoimmune, in seguito ai controlli di routine sono emerse altre serie problematiche che necessitano di approfondimenti a pagamento. L’economia strettissima della famiglia, sulla quale tra l’altro incombe anche lo sfratto esecutivo, non permette di affrontare il problema. Il nucleo familiare è stato indirizzato a noi da una suora che, pur prodigandosi per i bisognosi, non può provvedere in toto alla penosa situazione.