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venerdì 18 aprile 2025
 

Non siamo padroni delle nostre vite, ma semplici affittuari

La riflessione per venerdì 10 marzo - Parola del giorno: Matteo 21,33-43 e Matteo 21,45-46

Il racconto della parabola dei vignaioli omicidi che Gesù racconta nella pagina del Vangelo di Matteo odierna è una di quelle pagine che potrebbero far aumentare in maniera poco sana l’astio nei confronti dei sacerdoti e dei farisei che sono implicitamente i protagonisti della storia. Il vero problema però sta nel fatto che quei vignaioli li abbiamo tutti dentro di noi, e sono quei vani tentativi che facciamo di comportarci come padroni di questa vita quando invece siamo solo degli affittuari. Sentirsi padroni della vita significa dimenticare che la vita non ce la siamo data da soli, e che in fondo prima o poi dovremmo anche lasciarla. Quando si vive in questo modo, Dio appare sempre come una sorta di guastafeste che è pronto sempre a rovinare ciò che secondo noi abbiamo costruito con fatica. È proprio questo il lavoro del male, convincerci che con Dio dobbiamo avere un atteggiamento difensivo. Non a caso la preghiera più difficile che ci viene da fare è “sia fatta la tua volontà”, perché inconsciamente pensiamo quasi sempre che la volontà di Dio non sia poi un vero affare per noi. Ma uno che ha dato il proprio Figlio affinché ciascuno di noi fosse salvo, come può essere considerato nemico? Gesù sa bene che sarà scartato dai potenti e dalle autorità, ma giustamente dice che “la pietra scartata dai costruttori è divenuta pietra d’angolo”. Dio compie meraviglie con ciò che il mondo scarta. Dio compie meraviglie con i nostri scarti, con quei lati di noi che detestiamo e che vorremmo sbarazzarci. È una sua specialità prendere ciò che gli altri non vogliono e trasformarlo in un capolavoro. Chi vive un vero cammino di fede si accorgerà che l’opera di Dio si radica nella nostra debolezza e non nella nostra forza, nei nostri difetti e non nei nostri talenti, in ciò che facciamo fatica di accettare di noi stessi più che con quello che vorremmo mettere a credere agli altri di noi.


09 marzo 2023

 
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