Un organismo dell’Onu addita al
ludibrio mediatico il Vaticano per la
pedofilia del clero. Cosa dovrebbe dire
dell’Olanda, dove un movimento politico
s’è battuto per il diritto degli adulti
ad avere rapporti sessuali con bambini
di qualsiasi età e anche dello stesso sesso?
La Corte costituzionale olandese ha
sentenziato che questo partito non può
essere messo fuori legge perché non si
possono porre limitazioni alla libera
espressione dell’affettività dei cittadini!
Forse, qualcuno ha ascoltato una
presa di posizione dell’Onu contro
l’Olanda? Dobbiamo dedurne che per
l’Onu la pedofilia è condannabile solo
se praticata dai preti?
IVANO
Hai ragione, caro Ivano, chi si è rivolto
ai tribunali internazionali per far condannare
il Vaticano per avere coperto la pedofilia
del clero, dovrebbe allargare l’orizzonte.
La Chiesa, a causa di questi scandali, è
stata al centro di pesanti attacchi sui mass
media, in Italia e all’estero. Ma quanti Stati
possono dire di aver reagito con la stessa
durezza e fermezza di Benedetto XVI per
contrastare la pedofilia all’interno del clero?
Quale Stato si è posto seriamente il problema
dell’abuso sessuale dei minori come
un fenomeno sociale preoccupante? Don
Fortunato Di Noto, fondatore di Meter, da
anni si batte contro l’omertà che protegge
la pedofilia, in una società che, tra i tanti
tabù sessuali, vuol far cadere anche quello
della pedofilia. Come si è tentato di fare in
Olanda con un “partito dei pedofili”, per
fortuna oggi scomparso. Ma sui siti e i portali
web continuano a circolare aberranti
opinioni: una vera e propria ideologia al limite
dell’apologia di reato, che ha anche la
sua “giornata” per celebrare l’orgoglio pedofilo.
Occorrerebbe, invece, prendere esempio
da papa Francesco che, nella Commissione
per la tutela dei minori, ha messo anche
una donna irlandese, Marie Collins, che
da bambina fu abusata da un prete.