Una domanda apparentemente facile
La risposta sembrerebbe a prima vista ovvia: perché non c’è la luce del Sole. Risposta corretta ma non sufficiente poiché questa non è solo una questione di Sole ma soprattutto di stelle.
Infatti se il nostro universo fosse infinito dovrebbe contenere un numero infinito di stelle e la loro luce dovrebbe arrivare da tutte le direzioni e riempire in maniera uniforme il cielo il quale dovrebbe apparirci luminoso anche in piena notte.
Questo problema prende il nome di Paradosso di Olbers. La spiegazione del paradosso è molto semplice. In primo luogo il numero totale di stelle è enormemente grande ma pur sempre finito perché l’universo è finito; in secondo luogo la luce delle stelle lontane viene indebolita, sia dalla distanza, perché a distanze maggiori deve illuminare superfici via via maggiori, e inoltre viene affievolita dall’espansione dell’universo. Nel 1929 venne fatta l’importantissima scoperta che l’universo in cui viviamo è in espansione, cioè si comporta analogamente alla superficie di un palloncino nel quale venga continuamente pompata dell’aria; un effetto dell’espansione è proprio quello di indebolire la luce proveniente dagli oggetti lontani.