Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 25 giugno 2025
 

Primavera: record di meteoropatici

Con l’arrivo della primavera le statistiche mediche dicono che sei italiani su dieci con età tra i 30 e i 60 anni rischiano di andare incontro ad un esaurimento nervoso con i tipici sintomi di stanchezza cronica, umore basso, abulia, insonnia, disturbi digestivi. Insomma un mixing temibile di sintomi che talvolta sfociano in una depressione.
La causa? In marzo e aprile siamo inondati all’improvviso di luce, tepore e la natura ci chiede di partecipare al suo risveglio, di seguire i suoi frenetici ritmi, di liberare la vitalità e gli istinti primordiali, primi tra i quali quelli di natura sessuale.

Ma la nostra cultura, attraverso millenni di generazioni, ci ha abituato ad imbrigliare, attraverso il rigoroso controllo della mente, i nostri istinti. Insomma, ormai per abitudine da tempo acquisita, tendiamo a reprimere l’ondata di desideri, di emozioni e di sensazioni che sgorgano dal nostro subconscio.
 Anche i giovani sono vittime di questa sindrome primaverile perché a scuola giocano troppo poco e a casa sono pressati da continui impegni o di studio o sportivi. Così quando arriva la primavera non siamo in grado di rompere la routine quotidiana e di uscire dal nostro guscio perché abbiamo già esaurito tutte le nostre forze in inverno, ossia nella stagione nella quale invece la natura ci chiedeva di riposare e di assecondare i ritmi. Unica consolazione per i “meteoropatici da primavera”: via via che la stagione assume connotati più stabili e più estivi, anche i sintomi dell’esaurimento tendono a dissolversi.


03 aprile 2012

 
Pubblicità
Edicola San Paolo