Visto che, su Pulvirenti, e le partite combinate se ne sono dette di tutti i colori, vorrei soffermarmi su 2 riflessioni, sperando che siano un po’ più originali.
La prima è che il presidente del Catania aveva chiesto lui stesso alle forze dell’ordine di far mettere sotto controllo il telefono, in quanto si sentiva minacciato dai tifosi.
Nel periodo di vigilanza, era talmente normale, per lui, e per altri, uscire dai confini della lealtà e della regolarità, che sono state proprio le sue telefonate a generare lo scandalo. In sostanza, un delirio di onnipotenza, lo stesso che si verificò con Moggi ai tempi di Calciopoli, e cioè la certezza di essere diventati, ormai, intoccabili, e di potere dire e fare certe cose, come se fossero “normali”.
La seconda riflessione, che vale per tanti dittatori della storia, è: meno male che, a causa di questo delirio di onnipotenza, tanti delinquenti, in generale, smarriscono, ad un certo punto, prudenza e scaltrezza! Se non commettessero clamorosi autogol, continuerebbero a governare nei secoli dei secoli, tipo Blatter, senza nessuno in grado di arginare il loro strapotere. In definitiva: la stupida arroganza, spesso, è la salvezza degli onesti.