Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 26 marzo 2025
 

Quegli insulti a Silvia Romano: diciamo no al "cattivismo"

Amatissimo direttore, trovo vituperosi gli insulti alla giovane 23enne Silvia Romano, la volontaria sequestrata in Kenya. Da «Ennesima oca» a «Speriamo che tutti i buonisti pro clandestini facciano la stessa fine» a «Una in meno in Italia». Attacchi crudeli e incivili che determinano una vera mancanza di cultura in materia di volontariato e di solidarietà. Secondo me la nostra società ha raggiunto il massimo del progresso tecnologico che paghiamo con un progressivo impoverimento-imbarbarimento umano, morale e spirituale. Ben venga, in tempi di democrazia, chi la pensa diversamente, ma non i tiri bassi, meschini, triviali… quelli fanno parte della mediocrità che non edificano la persona, alimentano solo la cattiveria, il volgare cinismo. Ricordiamoci che il volontariato è la più nobile qualità che può esprimere un essere umano nei confronti di chi è meno fortunato.

FRANCO PETRAGLIA - Cervinara (Av)

Abbiamo già denunciato nel numero scorso questi vergognosi attacchi contro Silvia Romano, ma vale la pena ritornarci per una breve riflessione. Prima di tutto l’augurio è che Silvia venga al più presto liberata. Per questo impegniamoci tutti a pregare. Riguardo agli insulti incivili nei suoi confronti, penso che sia uno dei segni del degrado spirituale e culturale in cui siamo immersi. Soprattutto nascosti dietro un cellulare o un computer, molti concittadini danno il peggio di sé. Silvia, invece, rappresenta la nostra gioventù migliore, capace di mettersi in gioco con generosità, di donare sé stessa anche solo «per far sorridere i bambini e giocare con loro».

E allora mi viene da dire: basta con il “cattivismo”, con le offese gratuite, con gli insulti meschini. Mi appello soprattutto ai cristiani: cominciamo a dare l’esempio in positivo, sia quando interveniamo a viva voce, sia quando scriviamo su Internet e sui social, mettendo in pratica quanto raccomanda san Paolo: «Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano servire per un’opportuna edificazione, giovando a quelli che ascoltano... Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo» (Efesini 4,29-32).


07 dicembre 2018

I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo