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mercoledì 30 aprile 2025
 

Quei "signori perbene" con il volantino delle escort

«Il rispetto per la dignità della donna, proclamato da tanti a parole, sembra venire sempre più calpestato...»
«Il rispetto per la dignità della donna, proclamato da tanti a parole, sembra venire sempre più calpestato...»

Ieri sera, uscendo dall’ufcio, dei giovanotti vestiti di nero e molto eleganti mi hanno dato un volantino. L’ho preso senza pensarci troppo e viste le sue fattezze molto pulite pensavo a un invito a qualche spettacolo o alla nuova apertura di un negozio. Invece, ecco che si tratta di un sito di escort! Uno dei peggiori tra l’altro. Qui le donne vengono recensite per il loro corpo e le loro prestazioni sessuali. Che schifo! Avevo già letto di loro qualche tempo fa per altre immonde iniziative che avevano organizzato a Milano, tipo delle pubblicità volgari su camion che si muovevano indisturbati per la città. Che cosa ci dobbiamo aspettare ancora? Sono impaurita, schifata e preoccupata per questa libertà che il Comune e le autorità danno a realtà del genere di pubblicizzare sfruttamento, degrado e illegalità.

ISABELLA SACCHI

Ho evitato di mettere il nome per non fare involontariamente pubblicità a quel sito. Che dire, cara Isabella? Oggi siamo bombardati da cose di questo genere, anche i ragazzi possono aprire per sbaglio una pagina internet e trovare di tutto. Il rispetto per la dignità della donna, proclamato da tanti a parole, sembra venire sempre più calpestato. Se ne è fatto interprete lo stesso papa Francesco nell’omelia del 1° gennaio, solennità della Madre di Dio. «Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità», ha detto il Papa, che ha continuato: «Da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità. Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati!». Davvero, il corpo della donna va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato. Noi cristiani dobbiamo farlo per primi, a partire dalle parole che usiamo, contrastando questa deriva della nostra società


20 febbraio 2020

 
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