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domenica 15 settembre 2024
 
Libri, il buono e il cattivo Aggiornamenti rss Paolo Perazzolo
Responsabile del desk Cultura e spettacoli

Questo Ambler fa paura come Alfred Hitchcock e Agatha Christie

Leggendo Viaggio nella paura di Eric Ambler (Adelphi) ho avuto più volte la sensazione ora di assistere a un film di Alfred Hitchcock ora di trovarmi immerso in una storia inventata da Agatha Christie. Il risultato è un thriller ad altissima tensione, in cui il quadro si capovolge a ogni capitolo, costringendo il protagonista ad attingere ad ogni risorsa personale per mettersi in salvo.

E' il 1940 e Mr Graham è un ingegnere specializzato in artiglieria navale. Si appresta a tornare nella sua Inghilterra, e dall'affettuosa moglie e persino dalle sue noiose amiche, dopo aver assicurato alla sua azienda un ingente appalto: l'equipaggiamento della flotta militare turca. Prima di lasciare Istanbul, un collega lo porta in un night dove conoscerà l'affascinante Josette e il suo improbabile marito e dove si accorgerà, per la prima volta, della presenza di un losco figuro che lo osserva con insistenza. Tornato in albergo, verrà ferito a una mano da un ladro introdottosi nella sua stanza. 

Un ladro? Così crede Graham, uomo tranquillo e perbene, dedito al suo lavoro. Che si tratti di tutt'altro glielo farà capire niente di meno che il capo dei servizi segreti turchi: Graham è diventato il bersaglio dei nazisti, decisi a ritardare quanto più possibile, con la sua uccisione, l'allestimento della flotta militare turca, nemica della Germania. Il nostro protagonista stenta a crederci, ma verrà suo malgrado imbarcato in un piroscafo che lo porterà a Genova e di lì finalmente a casa. Così hanno stabilito i servizi segreti turchi, reputandola la via di fuga più sicura.

Non sarà così. Graham si troverà rinchiuso in questo piroscafo come in una trappola mortale: viaggeranno con lui la bella Josette, con la quale ormai progetta di trascorrere alcuni piacevoli giorni a Parigi, certo, ma anche i suoi stessi assassini... Uomo normale costretto dal destino a trasformarsi in eroe, Graham dovrà fare appello a tutta la sua intelligenza e freddezza per sconfiggere il nemico e salvarsi la pelle...

Ambler costruisce atmosfere cariche di tensione e paura esattamente come sapeva fare Hitchcock nei suoi celebri film: l'atmosfera che si respira in molte pagine di questo libro è identica a quella di Intrigo internazionale. Quando poi il malcapitato si ritrova rinchiuso nel piroscafo accanto ai nazisti che vogliono eliminarlo, alla donna che vuole sedurlo, a un francese di ideali comunisti e a un turco dalla dubbia identità, è difficile che la mente non vada ai gialli della Christie, quando i suoi personaggi sono riuniti in un luogo nel quale si svolge una sorta di resa dei conti finale.

Riconosciuta l'efficacia della narrazione dell'autore inglese (1909-1998), sceneggiatore anche di molti film, autore di gialli spesso ambientati nell'Est dell'Europa e del mondo, diciamo che ci sembra appena accennata la componente di denuncia delle ragioni occulte della guerra annunciata nel risvolto di copertina. Mi sembra, Viaggio nella paura, un ottimo thriller, dalle atmosfere cupe e intriganti, ma non un'indagine sulle ragioni segrete del conflitto.


21 aprile 2015

 
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