“Non mi pare che al successo mediatico di Renzi corrisponda una straordinaria ricchezza e novità di contenuti. Mi ricorda un po’ quella pubblicità con Virna Lisi: con quella bocca, può dire ciò che vuole”. Così Massimo D’Alema in un’intervista al veleno concessa al Mattino. E si capisce benissimo che il lider Maximo stia cercando qualcuno con cui rottamare l’ex rottamatore (del resto “baffino” è il più grande stopper riconosciuto della sinistra, vedasi carica dei 101 contro Prodi al Quirinale. Insomma, se Renzi è Virna Lisi, lui è Tarcisio Burgnich).
E a proposito di Renzi, molti hanno paragonato il suo progetto a una nuova Democrazia Cristiana postmoderna, programmata per intercettare i voti di sinistra, destra, centro, grillini, perfino leghisti etc. Dove postmoderno, evidentemente, potrebbe significare anche assenza di valori cristiani. Qualcuno ha sentito l’ex scout dell’Agesci, lo studioso di La Pira, l'ammiratore di Nicola Pistelli (padre di Lapo), pronunciare qualcosa di cattolico dal palco della Leopolda? Alla Leopolda c'erano 100 tavoli di discussione, dicasi 100. Si è discusso persino di stabilimenti balneari, giardini, turismo del territorio, aeroporti, fusioni comunali, consumo di suolo, ma di valori cari ai cattolici, a parte le lodevoli eccezioni di ius soli, integrazione e sussidiarità, di valori cattolici, tipo bioetica, aborto, fine vita, scuola paritaria, diritti della famiglia, volontariato, accoglienza, niente tavoli e nemmeno sedie, neanche uno strapuntino.
ps: l'elenco dei 100 tavoli della Leopolda
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