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venerdì 24 marzo 2023
 

Scelti da Dio: la storia alla luce della fede

Dio ha, forse, un calendario o un orologio in mano? «Ai tuoi occhi, mille anni, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte» (Salmo 89). Il rapporto tempo-eternità costituisce un tema importante della filosofia e della fede cristiana. «L’eternità abbraccia tutto il tempo» (san Tommaso). Per molti il tempo è solo un vuoto contenitore. Per Giovanni Paolo II e anche per papa Francesco il tempo è prezioso: «Creando l’universo, Dio ha creato il tempo. Da Lui viene l’inizio del tempo, come pure ogni suo successivo sviluppo. Il tempo è dunque dono di Dio, sta nelle sue mani. Egli ne guida lo sviluppo secondo i suoi disegni. Nel cristianesimo il tempo ha un’importanza fondamentale. Dentro la sua dimensione viene creato il mondo, al suo interno si svolge la storia della salvezza» (Terzio millennium adveniente, 10). Mentre scrivo queste considerazioni ho sotto lo sguardo un fossile “giovanissimo” (Eocene medio), che ha solo 45 milioni di anni. Un fossile di 1,8 miliardi di anni (18 mila millenni!), contenente quella che appare la più antica traccia di vita in Europa, è stato scoperto in Norvegia. Il nostro sistema solare è nato 4,6 miliardi di anni fa; l’universo annovera addirittura 15 miliardi di anni. Eppure, san Paolo ci assicura che Dio Padre ci ha «scelti in Cristo Gesù prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità» (Ef 1,4). In questa prospettiva apriamo il cuore alla fede!

RENATO PERLINI - VERONA


16 ottobre 2018

 
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