Il nuovo anno scolastico è ai nastri di partenza e la domanda torna puntuale in tempi sempre più segnati dall'evoluzione del web 2.0 e dell'interattività: libri di testo cartacei o digitali? Ed è una scelta per stare al passo con il progresso tecnologico (senza contare le ricadute in termini di potenzialità della didattica e nel rapporto scuola-famiglia che questa rivoluzione potrebbe segnare) o soltanto un "banale" e puro calcolo di portafogli, cioè dei risparmi che si potrebbero realizzare facendo il download di tutti i libri dei nostri figli su un solo tablet?
Intanto, mancano circa 12-13 giorni all'avvio delle lezioni e il caro-libri spinge tante famiglie alla "caccia" dell'usato,
principalmente testi di seconda mano scovati in libreria o su siti Internet specializzati, come www.libroscambio.it, oppure www.comprovendolibri.it, o ancora www.studenti.it, che sui libri scolastici usati dà gli indirizzi dei mercatini in tutta Italia per vendere e acquistare.
Secondo un sondaggio di Skuola.net - effettuato su un campione di
seimila ragazzi tra 11 e 19 anni - due studenti su tre, o meglio i loro
genitori visto che per il 60% sono loro a occuparsene, optano per
l'usato, mentre un ragazzo su tre sogna i "sussidiari" digitali, dei
quali si parla da anni, senza che si sia mai arrivati però a una vera
svolta "elettronica", tranne che in alcuni Istituti sperimentali, anche
se già lo scorso aprile il ministero dell’Istruzione pubblicava la circolare sui libri di testo per l'anno scolastico 2014-2015 (eccola, per chi vuole leggerla integralmente),
che introduce l'obbligo per i testi di nuova adozione delle versioni
digitali o miste (versione cartacea accompagnata da contenuti digitali
integrativi, versione cartacea e digitale accompagnata da contenuti
digitali integrativi, versione digitale accompagnata da contenuti
digitali integrativi): quindi non possono più essere adottati nuovi
testi in formato solo cartaceo.
L'utilizzo estensivo dei testi digitali è tuttavia ancora un sogno per i
ragazzi che comunque, di fronte alle prime esperienze portate avanti in
alcune scuole, si dicono assolutamente favorevoli. Tanto che, alla
domanda «preferiresti un libro cartaceo o digitale?», il 55% ha scelto
il digitale. Per l'esattezza un 50% vorrebbe tutti i libri nel formato
digitale, l'altra metà solo alcune materie. Il restante 44% opterebbe
invece per il formato tradizionale, quello cartaceo. Pochi i tablet però
tra i banchi: restano ancora un miraggio i tempi in cui ogni ragazzo
avrà il suo tablet
su cui studiare: solo uno studente su 3 ne possiede uno e lo usa anche
per lo studio, e tra questi, 2 su 3 ne possiedono uno personale mentre
gli altri usano quello di famiglia. Un ragazzo su 4 possiede l'iPad ma
non lo utilizza per approfondire le materie scolastiche, mentre il
restante 45% non ha un tablet in casa.