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domenica 16 marzo 2025
 

Quelle situazioni scandalose in parrocchia

Stimatissimo don Stefano, premesso che sono personalmente severa con me stessa e, purtroppo, anche con il mio prossimo, mi ritrovo, come persona visibile nella vita della mia parrocchia, interpellata da quesiti ai quali non so o comunque non sono autorizzata a rispondere. In specifico: da qualche mese una signora, divorziata, è diventata catechista e ministro straordinario dell’Eucaristia.

Un signore, diacono da una decina di anni che affi ancava egregiamente i parroci dell’unità pastorale a cui appartengo, ha lasciato moglie e figlio per una nuova convivenza e ha mantenuto la sua funzione presso l’ospedale di zona.

Fermo restando il personale rapporto con il Padre Eterno e con la propria coscienza, mi sembra che un conto sia il privato e un altro il rappresentare una figura pubblica nell’ambito ecclesiale.

UNA LETTRICE

Cara amica, i primi a cui dovresti rivolgere queste domande sono, nell’ordine, il tuo parroco e il tuo vescovo. Oltre che il diritto canonico, lo suggerisce il buon senso.

Provando a rispondere alle domande che poni, pur senza conoscere io bene la situazione, riguardo al diacono egli è un uomo ordinato nel primo grado del sacerdozio e sposato (cosa possibile per i diaconi “permanenti”), chiamato alla configurazione progressiva (e pur sempre incompiuta) a Cristo servo del Padre e diàkonos, cioè servitore, dei fratelli e delle sorelle.

È, come vale del resto per ogni credente, la relazione con il Figlio di Dio che deve conformare la sua esistenza. Una scelta così contraria alla sua scelta vocazionale, di uomo sposato e ordinato, mi sembra incompatibile con la continuazione del ministero ordinato.

Riguardo alla signora, il giudizio e la valutazione di una persona divorziata non può ignorare che il divorzio lo si può imporre o lo si può subire. In questo secondo caso si tratta di una persona che è stata ferita senza colpa. Inoltre dalla lettera non emerge la sua attuale situazione personale. Se il parroco le ha affidato dei compiti pastorali, c’è da immaginare che lo abbia fatto a ragion veduta.


06 giugno 2024

 
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