Fin dove arriverà il disegno di legge presentato dai Cinque Stelle alla Camera per dimezzare lo stipendio dei deputati? Probabilmente non molto lontano, visto che il conflitto di interesse in questo caso è enorme e difficilmente assisteremo a un atto eroico di deputati e senatori. Ma al netto delle prese di distanza o delle dichiarazioni populiste il problema oggettivamente esiste, perché i parlamentari italiani hanno gli stipendi più alti del mondo. Avete capito bene, sì, del mondo. Come ci informa una puntuale inchiesta di Monica Rubino su "Repubblica", in un confronto elaborato dall’Independent parliamentary authority (Ipsa) gli italiani guidano la classifica con un salario di 120.546 sterline, seguiti dall’Australia (117.805) e dagli Stati Uniti (114.660).
Ma è in Europa che non temiamo confronti. Secondo gli studi dell’Istat, dell’Fmi e dell’Ocse-Eurostat, un parlamentare italiano guadagna sei volte e mezzo un elettore medio e il 60 per cento in più della media dei parlamentari dell’Unione. Proviamo a fare i conti in tasca ai nostri onorevoli: l’indennità parlamentare è di 11.703 euro lordi (5.486 netti), cui dobbiamo aggiungere le spese per il soggiorno (4 mila euro), altre 4 mila per i portaborse, oltre mille euro per i trasferimenti da casa alla stazione o all’aeroporto e 2.500 per spese informatiche. Va tenuto conto che i parlamentari viaggiano gratis in autostrada, in aereo e in treno (prima classe). L’assegno di fine mandato è di 46.814 euro per una legislatura ma arriva fino a 140.443 per tre legislature. E il vitalizio? Altro che abolito, come ripetono i parlamentari quando qualcuno glielo chiede. C’è e vive in mezzo a noi. E’ pari a 2.486 euro al mese netti dopo i 65 con un mandato, quasi 5 mila dai 60 anni con due mandati, 7460 euro con tre. Ed è il triplo rispetto ai vitalizi europei.
Senza precipitare nella demagogia (uno stipendio buono è garanzia di indipendenza politica, lo inventò Pericle per permettere a contadini e marinai di partecipare alla vita pubblica di Atene, si chiamava "misthos") una sforbiciatina ci vorrebbe. Tanto per fare qualche raffronto, l’indennità dei parlamentari europei è di 6.200 euro, quella dei parlamentari britannici 6.350, quella dei francesi 7.100 euro e dei tedeschi 7.668 euro. Come si vede, un conto sono le garanzie di indipendenza e un altro i privilegi di "casta". Anche perché non è che i nostri brillino per stakanovismo. Il record ce l’ha l’onorevole Ghedini, che ha totalizzato una percentuale di assenze del 99,16 per cento. Parlamento? “Ma va là!” Risponderebbe lui.