Mi permetto di fare alcune critiche alla partecipazione
di suor Cristina al programma televisivo
The Voice of Italy. Critiche, forse, inadeguate perché
non ho visto neanche una serata di quel programma.
Quel che mi dà più fastidio è il coro delle
lodi nei confronti di suor Cristina, considerata una
“suora moderna”, “al passo con i tempi”, che non
pensa solo a pregare, una suora che farà avvicinare
tanti alla Chiesa. Secondo me, è una ragazza che
non ha ancora deciso se fare la suora o la cantante!
J-Ax ha detto che se avesse incontrato prima suor
Cristina non avrebbe abbandonato la fede. Vorrei
dirgli di non nascondersi dietro un dito! Sa benissimo
che ha lasciato la fede perché altrimenti gli
avrebbero dato del “bigotto”, e ciò oggi non è “in”.
Non sarebbe stata una testimone più “moderna”
suor Cristina, se invece di andare in Tv, si fosse dedicata
ai bambini immigrati? Magari, con quella
sua voce poteva cantare una ninna nanna a qualche
bimbo siriano, che non riesce a dormire perché
i fantasmi della guerra e del suo orribile passato
continuano ancora a perseguitarlo!
LUCILLA L.
L’invito di papa Francesco a uscire dai “sacri recinti”
(che non vale solo per preti e religiosi, ma è esteso a
tutti i credenti), comporta sempre qualche rischio. Meglio,
però, che ammalarsi di autoreferenzialità e insignificanza.
Suor Cristina ha suscitato tantissima simpatia,
ma non le sono mancate critiche e diffidenze. A
mio parere, il difficile viene ora, dopo l’esplosione del
successo. Il rischio di “strafare”, cioè di “imporre” Cristo
più che “proporlo”, è reale. Così, l’euforia della vittoria
l’ha portata a “pretendere” che tutti recitassero il Padre
nostro in studio tv, ma con scarso successo.