Tende per i profughi, un aiuto per ricominciare

Bambini nel campo profughi diretto da padre Jalal (foto F. Scaglione).

Da Erbil - Oggi abbiamo consegnato sei grandi tende (sei metri per dodici) che l’Unicef ha messo a disposizione di Focsiv per garantire il servizio di ricreazione ai sempre numerosi bambini presenti in ogni località che ospita sfollati o profughi. Due tende sono state assegnate alla zona che ora è gestita da padre Jalal, il sacerdote rogazionista che sovrintende a un campo con 300 famiglie e dove, quando non iove, si radunano oltre 200 bambini. Altre due tende sono andate al villaggio di Ozal, nel distretto montagnoso di Kaznazan, dove come Focsiv faremo attività di animazione ed educazione insieme con il Jesuit Relief Service. Le ultime due tende le abbiamo al momento depositate presso la scuola del quartiere Ainkawa che ospita i profughi della comunità yazidi: l’idea è di allestirne qui una per le attività a favore dei bambini (ne sono stati “censiti” ben 63 sotto i 12 anni d’età), lasciando l'ultima per un impiego ancora da definire.

La scuola ospita cinquanta famiglie yazidi, alle quali abbiamo immediatamente distribuito pannolini, calze, latte in polvere, guadagnandoci il sorriso delle persone che ricevevano tramite noi doni davvero inaspettati. E’  una comunità che aggiungiamo alla nostra lista delle “situazioni” da seguire, e ringraziamo un italiano, Renato Libanora, psycosocial officer dell’Ufficio Internazionale delle Migrazioni, di avercela segnalata.

Nella scuola ci è stato segnalato un caso particolare: una giovane signora che, al massimo entro due settimane, dovrà partorire il suo primo figlio, di cui non conosce il sesso. Abbiamo così stilato una lista delle cose necessarie per il parto e le settimane successive. Altre venti  mamme hanno beneficiato della distribuzione di latte in polvere; altre cinquanta hanno ricevuto pannolini per i loro figli piccoli, con tre paia di calze e due pacchi di assorbenti igienici.