L’educazione avviene grazie a testimoni. Ne era convinto Paolo VI quando affermava che “l'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni”. Tra questi Lech Walesa, polacco, fondatore del sindacato Solidarność, poi Presidente della Polonia. Insieme a Giovanni Paolo II ha cambiato la storia della Polonia. Ora si spende per i giovani, per un’Europa unita, per i diritti umani… Ecco perché sarà al Festival. Probabilmente le nuove generazioni non lo conoscono o poco han sentito parlare di lui.
Dimentichiamo perché oggi le notizie sono consumate in fretta. Ma come non ricordare il crollo del muro di Berlino, la scomparsa dei totalitarismi europei, comunismo compreso…? Quando la memoria è corta allora ci si chiude nel piccolo e privato, allora ci si difende a tutti i costi; gli altri possono essere visti come un pericolo per il semplice fatto che ‘mettono in discussione’ il nostro tenore di vita.
Ci dimentichiamo che il vero benessere personale è legato a quello di chi mi è vicino e che il metro di misura non è dato solo dalle cose che possediamo, ma dalla vita stessa e dagli ideali sedimentati da una generazione all’altra. Condividere non è facile, ma educare è l’investimento più intelligente che possiamo fare.