logo san paolo
sabato 23 settembre 2023
 

I Testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni di sangue: cosa dice la Bibbia?

Egregio direttore, ho visto il film Il verdetto, un grande film, come i “classici” di sempre. Mi sta però molto a cuore un chiarimento sulle emotrasfusioni, che non sono ammesse dai Testimoni di Geova, cui appartengono alcuni personaggi del film. Si spiega che questo si trova nella Bibbia (Gen 9,4, Lv 17,10-14 e At 15,29). Ma in realtà quei tre versetti, se tradotti correttamente, dicono esattamente il contrario.

Da tempo si è capito che un’interpretazione letterale e fondamentalistica della Scrittura non è corretta, perché non tiene conto del contesto storico in cui gli originali furono scritti e dell’enorme distanza temporale che da essi ci separa. Nei tre testi citati si parla di “astenersi” dal sangue (degli animali usati per i sacrifi€ci), perché secondo la mentalità semitica il sangue è sede della vita, visto che, perdendolo, essa se ne va. Per i Testimoni di Geova introdurre del sangue estraneo nel proprio organismo equivale a quel “mangiare il sangue” proibito dal Levitico. Ma l’Antico Testamento, nel cristianesimo, va sempre collegato al Nuovo e al mistero di Cristo. Con Lui, unico Salvatore, sono cadute molte prescrizioni antiche. Ora, il “senso profondo” di Lv 17,10-14 è che Dio chiede all’uomo un totale rispetto della vita, di cui Egli è l’autore. Il divieto di mangiare il sangue equivale, perciò, a rispettare e a tutelare la vita ovunque essa si presenti. Dunque, proprio l’emotrasfusione, anziché trasgredire il comandamento biblico, è un modo per osservarlo e praticarlo, specie quando è necessaria per salvare una vita!

LETTERA FIRMATA

Grazie per questa precisazione, che ci ricorda anche che la Bibbia, come spiega la Costituzione conciliare Dei Verbum, è parola di Dio in parole umane. Lo aveva detto già san Giovanni Crisostomo spiegando come nella Sacra Scrittura si manifesti «l’ammirabile condiscendenza dell’eterna Sapienza... affinché possiamo apprendere l’ineffabile benignità di Dio e a qual punto egli, sollecito e provvido nei riguardi della nostra natura, abbia adattato il suo parlare». Tutto ciò, ovviamente, richiede di superare un’interpretazione letterale della Bibbia, e di leggerla in comunione con tutta la Chiesa.

Pubblicato in origine il 12/12/2018


16 settembre 2021

Discussione collegata
 
Pubblicità
Edicola San Paolo