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giovedì 19 settembre 2024
 

Un maggiore contatto tra sostanza e forma

Allegria e entusiasmo: la carta di identità della Gmg di Rio de Janeiro.
Allegria e entusiasmo: la carta di identità della Gmg di Rio de Janeiro.

Questo mi porto a casa dalla Gmg di Rio de Janeiro. La sera del 27, al termine della veglia, ho avuto l'opportunitá di visitare l'area di produzione dietro il palco di Copacabana. Ne sono rimasto impressionato: decine di container e moduli abitativi, gruppi elettrogeni, un enorme tendone centrale all'interno del quale c'era anche la mensa. Di produzioni grosse ne ho viste più di qualcuna nella mia vita ma questa le batte tutte. É opera di Rede Globo, la quarta tv nel mondo che può vantare una media quotidiana di 120 milioni di spettatori.

 

Il senso dello spettacolo che ha accompagnato la Gmg in questi giorni é stato veramente da manuale. Complimenti! Ma non ho avvertito nessuno stridore tra la produzione muscolosa degli eventi da palco e la povertá graffiante della favela di Varginha o la sofferenza che ho respirato all'ospedale San Francesco. In questo contesto mi é sembrato naturale persino veder danzare i vescovi sul palco insieme ai loro giovani nel flashmob più grande del mondo.
L'ho valutato come un'ottimo gesto di condivisione. Chi con più disagio e chi più libero nei movimenti i vescovi hanno compreso che per questi giovani condividere significa comunicare. Essere prossimi significa aver condiviso un'esperienza, seppure elettronica.

Probabilmente si sono accorti che la comunicazione alfabetica, da sola, non tocca più i cuori e non muove le coscienze. Hanno di fronte la generazione dei social media per la quale non é prioritario capire ma partecipare, condividere.

Un momento della Via Crucis del venerdì sera.
Un momento della Via Crucis del venerdì sera.

Le liturgie le ho trovate tanto pop quanto misurate. Nessun eccesso, nessuna sbavatura a mio avviso, ma estremamente attuali e libere nella forma. Anche nella ricchezza di suoni e colori tipicamente brasiliana ho percepito sobrietá.
Certo, é difficile mantenere la concentrazione con lo sciabordìo delle onde sulla destra e il costante movimento di persone sulla sinistra, ma é un esercizio progressivo. Il silenzio mantenuto per diversi minuti durante la veglia del 27 sera lo dimostra. Non va dimenticato che gli oltre tre milioni di giovani distribuiti sulla spiaggia di Copacabana sono stati certamente presenti allo stesso evento tenutosi in questa enorme "cattedrale di sabbia" ma lo hanno vissuto attraverso i maxischermi, ovvero come l'avessero visto in tv. Un misto interessante tra presenza e mediazione elettronica.

La sostanza diventa anche forma. Lo ha ricordato anche papa Francesco ai giovani: «evangelizzare é testimoniare in prima persona l'amore di Dio». Più che le parole, possono i fatti.


29 luglio 2013

 
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