Non basta più un cellulare qualsiasi, per quanto carino, con radio e fotocamera. La diffusione di questi incroci tra il cellulare e il computer, con la connettività e la portabilità del primo e le infinite opportunità del secondo, aumenta costantemente. Nascono ogni giorno nuove applicazioni (le Apps) che aggiungono le più disparate funzionalità a questi gioielli della tecnologia. La più famosa? Il sistema di messaggistica per cellulari WhatsApp, che consente di scambiarsi messaggi dagli smartphone praticamente a costo zero.
Crescono anche le difficoltà dei genitori. Figli perennemente attaccati all’aggeggio, che non se separano neanche di notte. Figli che non consentono limitazioni d’uso e hanno reazioni folli se un genitori prova a sottrargli l’adorato strumento. Figli connessi a facebook, o ai videogiochi, o a ogni altro sito internet in qualunque istante. Facilitati da abbonamenti sempre meno costosi, con offerte estive a prezzi stracciati.
Spesso ci si accorge di tutto questo dopo avere dotato i figli di questi strumenti. Magari donati da nonni e zii in occasione di fine anno scolastico, compleanno, natale o cresima. Sempre più precocemente, nel corso della scuola media.
Janell Burley Hoffmann, blogger, collaboratrice dell’Huffington Post, sposata e madre di cinque figli tra i 13 e i 5 anni, si è posta il problema. Regalando per Natale un Iphone al figlio tredicenne, gli ha scritto una lettera-contratto con una serie di norme da rispettare. Ve ne presento una versione ridotta. Se volete potete trovare la lettera completa in originale qui: http://www.janellburleyhofmann.com/gregorys-iphone-contract/ , e in italiano qui: http://www.huffingtonpost.it/janell-burley-hofmann/al-mio-tredicenne-un-cont_b_2423086.html
1. Il telefono è mio. Lo pago io. Te lo sto prestando...
2. Saprò sempre la password.
3. Se suona, rispondi. Di' ciao, sii educato. Non ignorare mai una telefonata se sullo schermo c'è scritto "mamma" o "papà".
4. Consegna il telefono a uno dei tuoi genitori alle 19.30 in punto nei giorni di scuola e alle 21 nei fine settimana. Resterà spento durante la notte e sarà acceso nuovamente alle 7.30 di mattina…
5. Il telefono non viene a scuola con te.
6. Se il telefono cade nella tazza del gabinetto, si rompe cadendo a terra o scompare, sei responsabile dei costi di sostituzione o riparazione…
7. Non usare la tecnologia per mentire, imbrogliare o deridere un altro essere umano. Non prendere parte a conversazioni che potrebbero far soffrire altri. Sii innanzitutto un buon amico e stai lontano dai guai.
8. Non scrivere in messaggi o email cose che non diresti di persona.
9. Non scrivere in messaggi o email cose che non diresti a voce alta a qualcuno davanti ai suoi genitori…
10. Niente porno… Se hai una domanda riguardo qualsiasi cosa, chiedi a qualcuno - preferibilmente a me o a tuo padre.
11. Spegnilo, mettilo silenzioso, nascondilo in pubblico. Specialmente in un ristorante, al cinema o mentre parli con un'altra persona. Non sei maleducato, non permettere all'iPhone di cambiarti.
12. Non inviare o ricevere fotografie delle tue parti intime o delle parti intime di qualcun altro. Non ridere. Un giorno sarai tentato di farlo nonostante tu sia molto intelligente…E' sempre una pessima idea. Il cyberspazio è vasto e più potente di te. Ed è difficile far scomparire qualcosa da questo spazio - inclusa la cattiva reputazione.
13. Non fare miliardi di foto e video. Non c'è bisogno di documentare tutto…
14. Qualche volta lascia il telefono a casa e sentiti sicuro di questa decisione… Impara a vivere senza. Sii più grande e forte della paura di perderti qualcosa.
15. Scarica musica che sia nuova o classica o diversa da quella sempre uguale che ascoltano milioni di tuoi coetanei…
16. Fai qualche gioco con le parole, qualche puzzle o giochi che stimolino la mente di tanto in tanto.
17. Tieni gli occhi aperti. Guarda cosa succede attorno a te. Osserva fuori dalla finestra. Ascolta gli uccellini. Fai una passeggiata. Parla con uno sconosciuto. Fatti domande senza cercare risposte su Google.
18. Sbaglierai. Ti confischerò il telefono. Ci metteremo seduti e ne parleremo. Ricominceremo. Io e te continuiamo sempre a imparare qualcosa di nuovo…
E conclude ricordando al figlio di fidarsi della propria testa e del proprio grande cuore più di qualsiasi apparecchio. Che ne dite?