Le monache agostiniane di Cascia hanno composto una nuova preghiera per Papa Leone XIV, sottolineando il profondo legame spirituale che le unisce al nuovo Pontefice
Nel cuore della guerra infinita, che ora ha i contorni netti della strage soprattutto di innocenti palestinesi, la voce del mondo cattolico ambrosiano: «Il rispetto dei diritti umani è sancito anche nel diritto che regola le guerre». L'appello a papa Leone XIV: «Si intervenga per porre fine all’emergenza umanitaria».
Il Nunzio in Siria racconta l’esperienza del Conclave: «Per me era la prima volta ed è stata un’emozione indescrivibile. Nessun pre-accordo, è lo Spirito Santo che mescola le carte. Alle Congregazioni ho portato il dramma della Siria. Quando ho salutato Prevost conosceva molto bene la situazione. Mi ha colpito il suo richiamo forte alla pace»
La prima udienza del Papa è dedicata ai giornalisti e operatori dei media: «Cercate una comunicazione diversa, che non ricerca il consenso a tutti i costi, non si riveste di parole aggressive, non sposa il modello della competizione». Poi l’appello per la liberazione dei cronisti incarcerati: «Sono testimoni coraggiosi» che difendono «la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati, perché solo i popoli informati possono fare scelte libere»
Il nuovo numero de I grandi speciali di Famiglia Cristiana racconta l’identità e la visione del nuovo Pontefice: agostiniano, missionario, vicino agli ultimi, erede della Chiesa di Francesco. Da oggi in edicola e in parrocchia a € 4,50 in più. Richiedilo anche al numero 02 48027575, via mail (abbonamenti@stpauls.it) o su www.edicolasanpaolo.it
Nel suo primo Regina caeli papa Prevost incoraggia ragazzi e ragazze per le vocazioni e prega per la pace ricordando le sofferenze del popolo ucraino e della popolazione di Gaza e auspicando la liberazione degli ostaggi
Il Monastero di Santa Rita e la Fondazione agostiniana celebrano l’elezione del nuovo Papa, protagonista dodici anni fa della fondazione dell’ente filantropico ispirato alla carità riteniana. Un legame profondo che oggi si rinnova con l’auspicio di un pontificato fecondo, illuminato dalla misericordia e dalla pace.
La corsa della gente in piazza San Pietro dopo la fumata bianca. L’attesa. Poi l’annuncio. La gente resta spiazzata perché in pochi conoscono Robert Francis Prevost che ha scelto il nome di Leone XIV. Che conquista i fedeli con la sua commozione e le lacrime quando si affaccia: «Continuerà nella linea di Francesco e questo ci rassicura». Delusi alcuni italiani: «Volevamo Pizzaballa»
«È il Papa della Chiesa globale al servizio della pace», «Un uomo che può servire la causa della pace con fiducia, umiltà e fede» e che «Ha tanti elementi che lo rendono il Papa che il mondo oggi aspettava», dice a caldo dopo l'affaccio del nuovo Pontefice monsignor Bruno Forte, teologo e arcivescovo di Chieti – Vasto
Due racconti personali e profondi su Papa Francesco, dono e guida per un’intera generazione. Due lettere che non si dimenticano arrivate a don Stefano. Leggi la sua risposta
Aleggia una strana euforia. «A che ora è la fumata?», chiede una ragazza inglese. Chi prega, chi punta il cellulare verso il comignolo della Sistina, chi si riprende mentre attraversa la Porta Santa: «Il nuovo Papa? Un mix tra Benedetto e Francesco». I bergamaschi tifano il “loro” Pizzaballa. La piazza si riempie per vedere la fumata in diretta che arriva alle 21, un po' in ritardo. Boato di disappunto, poi la folla si disperde subito
Occhi puntati sul camino per vedere se già stasera ci sarà la fumata. I cardinali, infatti, pososno decidere, questa prima sera, di non votare e cominciare tutto domani
Un Papa che faccia crescere la comunione nella diversità, che incoraggi a portare a tutti l'amore di Dio e che sappia rispondere ai tormenti del mondo di oggi. L'identikit del nuovo Pontefice nelle parole dell'omelia del decano del collegio cardinalizio
Nelle dodici Congregazioni generali dei cardinali in vista del Conclave è emersa le necessità di un Pontefice «dallo spirito profetico e vicino alla vita concreta delle persone» e che guidi una Chiesa che metta in primo piano l’urgenza della missione verso tutti e «non si richiuda in sé stessa, ma sappia uscire e portare luce a un mondo segnato da disperazione»
La lettera alla vigilia del Conclave: «Solo attraverso la sinodalità possiamo gestire e superare le inevitabili incomprensioni, confusioni e conflitti, e quindi mantenere viva la realtà del “ministero profetico” della Chiesa». Martedì l’ultima Congregazione, i 133 elettori sono arrivati tutti a Roma
Il cardinale svedese Arborelius, che indossa il saio dei carmelitani, ci spiega la missione del nuovo pontefice. Stamattina nuova Congregazione generale dei cardinali, che cercano di sfuggire dall'assalto dei cronisti. Nessun commento di Pizzaballa sulla situazione a Gaza.
In mattinata, i cardinali elettori si ritroveranno prima delle 8:00 nel Palazzo Apostolico, per celebrare Messa e Lodi nella...
Intervista a monsignor Bruno Forte, teologo e arcivescovo di Chieti – Vasto, sul prossimo Conclave: «Il prossimo Pontefice non potrà prescindere dalla dimensione della mondialità, tratto caratteristico del pontificato di Bergoglio, come si è visto in maniera rilevante anche nella celebrazione delle sue esequie. L'età? Non potrà essere giovanissimo, la Chiesa ha bisogno di stabilità ma anche di un costante rinnovamento»
Lettera aperta dei giovani di tutto il mondo a chi sta per entrare in conclave per chiedere di proseguire sulla strada di Bergoglio. In primo piano la ricerca della pace, la lotta agli abusi e al clericalismo