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Caro Aurelio, nella Bibbia le pratiche di magia e stregoneria sono condannate. La dottrina cattolica attuale è così sintetizzata nel Catechismo al n. 2117: «Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio e ottenere un potere soprannaturale sul prossimo – fosse anche per procurargli la salute – sono gravemente contrarie alla virtù della religione». Ovviamente «tali pratiche sono ancora più da condannare quando si accompagnano a una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all’intervento dei demoni». Il termine magia è tuttavia usato anche in senso figurato, come nel caso del nostro titolo. O come sinonimo di semplice gioco di prestigio. Nel vocabolario Devoto-Oli, tra i significati di magia c’è anche quello di «fascino allusivo o suggestivo ». E si portano due esempi: «La magia dei colori, la magia del cinema». Anche le storie di Harry Potter, a mio parere, sono solo un modo camuffato di raccontare l’amicizia, la crescita personale, i valori su cui poggiare la propria vita, attraverso un contesto suggestivo e favolistico.
(Sopra: una scena di uno dei film della saga di Harry Potter)





