21 marzo: giornata internazionale delle foreste
21/03/2016
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Avvolta tra le nebbie, l'umida foresta pluviale (foto Ansa).
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Uno storico accordo per la salvaguardia della Foresta del Grande Orso del Canada, una delle più grandi foreste pluviali temperate del mondo è stato annunciato lo scorso febbraio annunciato dal governo della provincia canadese della British Columbia e i governi di oltre venti Prime Nazioni indigene (foto Greenpeace)
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L'accordo, sostenuto da Greenpeace, Forest Ethics, Sierra Club British Columbia e imprese forestali, sancisce la protezione di tre milioni di ettari di foresta, un territorio grande approssimativamente quanto il Belgio, nonché habitat di lupi, grizzly, uriette marmorizzate, salmoni, rane e del rarissimo orso kermode o «orso spirito», una sottospecie di orso nero che vive lungo le coste centro-settentrionali della Columbia Britannica (foto Greenpeace).
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Il rarissimo orso kermode è una sottospecie di orso nero che vive lungo le coste centro-settentrionali della Columbia Britannica. L’orso kermode è composta da esemplari dalla pelliccia bianca o color crema. Per il loro aspetto sono stati chiamati dalle antiche popolazioni indigeni gli «orsi spirito».
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La lotta per la protezione della Foresta del Grande Orso è cominciata a fine anni Novanta, quando il 95 per cento del territorio era senza tutele e soggetto a deforestazione. Dopo anni di proteste, sfociate in una campagna di pressione internazionale che ha portato alla cancellazione di contratti milionari con imprese operanti nella Foresta, nel Duemila sono iniziati i negoziati, conclusi con successo proprio pochi giorni fa.
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Un'altra immagine dell'orso "spirito". La foto è stata anche esposta al Palazzo delle Esposizioni di Roma per la mostra fotografica "La Grande Avventura", che aveva celebrato i 125 anni dalla fondazione della National Geographic Society e i 15 anni di pubblicazione del National Geographic Italia (Ansa foto).
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Un immenso albero secolare della foresta amazzonica mostra i primi effetti permanenti di "febbre" del Pianeta (foto Ansa).
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Un orso grizzly mentre pesca. Con i suoi innovativi standard giuridici, scientifici e morali, l’accordo per la salvaguardia della Foresta del Grande Orso rappresenta un modello globale per la conservazione su larga scala delle foreste, la protezione dei diritti delle popolazioni indigene e la lotta ai cambiamenti climatici (foto Greenpeace).
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Immagine dall'alto della foresta pluviale del Camerun, scelta da Greenpeace (foto Ansa).
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Un esemplare di Mico acariensis in Amazzonia. Secondo recenti dati del WWF in quest'area di foresta, importantissima per la biodiversità. si scopre una nuova specie ogni tre giorni (foto Ansa).
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In questa foto vista dall'alto un inquietante esempio di deforestazione (Ansa).
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La foresta amazzonica interrotta bruscamente da una zona deforestata per la produzione di soia. La foto aerea è stata scattata sopra lo Stato del Mato Grosso, in Brasile (foto Reuters).
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Tra le cause di deforestazioni naturali, anche gli incendi. Qui un elicottero cerca di estinguere un incendio che sta devastando la foresta dell'isola di Sumatra, in Indonesia, durante la stagione secca.
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Le deforestazioni anche illegali sono un problema serio anche per le zone non protette della Nigeria. Un uomo sta segando un albero secolare (Reuters).
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Ancora una zona a rischio di deforestazione: siamo nel Parco Nazionale di Manu, nell'Amazzonia peruviana, di fronte alla Stazione biologica di Huayquecha (Paucartambo - Cusco, foto Reuters).
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Un uccello tipico della foresta amazzonica, una splendida Ara gialla e blu, sorvola disorientata Caracas, in fuga dalla foresta.
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Un cavallo si rinfresca in un desolante lago che si è formato in una zona deforestata illegalmente di Rio Pardo, nella foresta nazionale Bom Futuro, nel distretto di Porto Velho (Brasile, foto Reuters).
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A serio rischio l'Elefante del Borneo, o Elefante pigmeo del Borneo, una delle sottospecie dell'elefante asiatico, diffusa nella parte settentrionale dell'omonima isola. Il suo habitat sta infatti a poco a poco sparendo.
La ricorrenza è stata istituita nel 2013 dall'Onu per ricordare l’importanza che il patrimonio arboreo ha per la sopravvivenza del Pianeta. Le foreste rappresentano, infatti, il più importante serbatoio di biodiversità, garantiscono la protezione del suolo, la qualità dell’aria e delle acque. Mitigano, inoltre, gli effetti dei cambiamenti climatici, poiché funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio, e forniscono una protezione naturale contro gli effetti del dissesto idrogeologico, riducendo l'erosione ed evitando così frane e valanghe. Proteggerle è fondamentale. In tutto il mondo, la riduzione del suolo destinato a foreste, causata da deforestazione da parte di speculatori e per scopi agricoli, oltre che per incendi e catastrofi naturali, negli ultimi vent'anni è stata di 15,5 milioni di ettari l’anno, calo solo parzialmente compensato dagli aumenti di superficie forestale attraverso il rimboschimento e l’espansione naturale delle foreste (10,2 milioni di ettari l'anno). Un danno ambientale, ma anche un pericolo per gli esseri umani: le foreste sono fondamentali per la fornitura di acqua dolce. I bacini idrografici e le zone umide boscose forniscono il 75 per cento di acqua dolce accessibile, circa un terzo delle più grandi città ottiene una parte significativa dell'acqua potabile dalle aree protette boschive. Proprio al tema cruciale del patrimonio boschivo per l'approvigionamento idrico del Pianeta è dedicata la Giornata delle foreste 2016.