4 novembre, Mattarella all'Altare della Patria: «L'Italia conta sui suoi militari per la pace»
04/11/2015
La cerimonia per la Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate è iniziata all'Altare della patria e alla Tomba del Milite Ignoto con il Capo dello Stato Mattarella accompagnato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, dai presidente di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, dal ministro della Difesa Roberta Pinotti. Presenti, tra gli altri, anche il capo della polizia, Alessandro Pansa, il commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca, il prefetto della capitale, Franco Gabrielli, ed il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. «La Repubblica sa di poter fare affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per sostenere la pace e la giustizia internazionale. La Repubblica sa di poter fare affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per sostenere la pace e la giustizia internazionale. Agli Ufficiali, Sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile della Difesa esprimo l'ammirazione del Paese e il più sentito ringraziamento», ha detto il presidente. «Il 4 novembre segna la data in cui finalmente si pose termine alla guerra che doveva coronare con Trento e Trieste il sogno risorgimentale dell'unità nazionale. Ricordiamo con rinnovata commozione il sacrificio di tanti giovani chiamati alle armi, le cui vite vennero spezzate nell'immane tragedia e le sofferenze delle popolazioni civili coinvolte negli eventi bellici», continua Mattarella. «In questo lungo percorso le Forze Armate italiane, al servizio del Paese, hanno operato con abnegazione e valore per assicurare il mantenimento della sovranità nazionale e dell'integrità territoriale, del diritto internazionale. Ne è straordinaria dimostrazione l'impegno che uomini e donne in uniforme profondono nell'assolvimento dei compiti loro assegnati sia nelle delicate operazioni di mantenimento della pace in teatri esteri, sia sul suolo patrio in concorso alle Forze di Polizia ed in soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali».