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Genova meta culturale e artistica: la città celebra i dieci anni della dichiarazione di patrimonio dell’Umanità Unesco per “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli"con l’apertura al pubblico dei grandi palazzi del suo centro il 28 e 29 maggio. Gli splendidi palazzi storici genovesi, edificati tra la fine del ‘500 e l’inizio del ’600 come residenze private, furono inscritti in elenchi chiamati appunto “Rolli”, destinati ad accogliere re e ambasciatori. In queste stesse settimane alcune grandi mostre rappresentano altrettanti motivi di interesse, come quella dedicata ad Alfons Mucha, il maestro della Belle Epoque, allestita a Palazzo Ducale dal 30 aprile al 30 settembre (vedi anche www.turismoinliguria.it). Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. In un altro scrigno d’arte, Palazzo della Meridiana, ecco la mostra dedicata al Seicento dei collezionisti: fino al 5 giugno 60 dipinti in sei sezioni tematiche. Tra i nomi quelli di Ansaldo, il Grechetto, Bernardo Castello, De Ferrari, Gaulli, Piola, Strozzi, Rubens e Van Dyck. Mentre nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino ecco “Ai tempi degli Embriaci”: fino a giugno le vestigia della città medioevale con grandiose sculture e dipinti del XII e XIII secolo.
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Genova meta culturale e artistica: la città celebra i dieci anni della dichiarazione di patrimonio dell’Umanità Unesco per “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli"con l’apertura al pubblico dei grandi palazzi del suo centro il 28 e 29 maggio. Gli splendidi palazzi storici genovesi, edificati tra la fine del ‘500 e l’inizio del ’600 come residenze private, furono inscritti in elenchi chiamati appunto “Rolli”, destinati ad accogliere re e ambasciatori. In queste stesse settimane alcune grandi mostre rappresentano altrettanti motivi di interesse, come quella dedicata ad Alfons Mucha, il maestro della Belle Epoque, allestita a Palazzo Ducale dal 30 aprile al 30 settembre (vedi anche www.turismoinliguria.it). Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. In un altro scrigno d’arte, Palazzo della Meridiana, ecco la mostra dedicata al Seicento dei collezionisti: fino al 5 giugno 60 dipinti in sei sezioni tematiche. Tra i nomi quelli di Ansaldo, il Grechetto, Bernardo Castello, De Ferrari, Gaulli, Piola, Strozzi, Rubens e Van Dyck. Mentre nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino ecco “Ai tempi degli Embriaci”: fino a giugno le vestigia della città medioevale con grandiose sculture e dipinti del XII e XIII secolo.
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Genova meta culturale e artistica: la città celebra i dieci anni della dichiarazione di patrimonio dell’Umanità Unesco per “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli"con l’apertura al pubblico dei grandi palazzi del suo centro il 28 e 29 maggio. Gli splendidi palazzi storici genovesi, edificati tra la fine del ‘500 e l’inizio del ’600 come residenze private, furono inscritti in elenchi chiamati appunto “Rolli”, destinati ad accogliere re e ambasciatori. In queste stesse settimane alcune grandi mostre rappresentano altrettanti motivi di interesse, come quella dedicata ad Alfons Mucha, il maestro della Belle Epoque, allestita a Palazzo Ducale dal 30 aprile al 30 settembre (vedi anche www.turismoinliguria.it). Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. In un altro scrigno d’arte, Palazzo della Meridiana, ecco la mostra dedicata al Seicento dei collezionisti: fino al 5 giugno 60 dipinti in sei sezioni tematiche. Tra i nomi quelli di Ansaldo, il Grechetto, Bernardo Castello, De Ferrari, Gaulli, Piola, Strozzi, Rubens e Van Dyck. Mentre nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino ecco “Ai tempi degli Embriaci”: fino a giugno le vestigia della città medioevale con grandiose sculture e dipinti del XII e XIII secolo.
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Genova meta culturale e artistica: la città celebra i dieci anni della dichiarazione di patrimonio dell’Umanità Unesco per “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli"con l’apertura al pubblico dei grandi palazzi del suo centro il 28 e 29 maggio. Gli splendidi palazzi storici genovesi, edificati tra la fine del ‘500 e l’inizio del ’600 come residenze private, furono inscritti in elenchi chiamati appunto “Rolli”, destinati ad accogliere re e ambasciatori. In queste stesse settimane alcune grandi mostre rappresentano altrettanti motivi di interesse, come quella dedicata ad Alfons Mucha, il maestro della Belle Epoque, allestita a Palazzo Ducale dal 30 aprile al 30 settembre (vedi anche www.turismoinliguria.it). Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. In un altro scrigno d’arte, Palazzo della Meridiana, ecco la mostra dedicata al Seicento dei collezionisti: fino al 5 giugno 60 dipinti in sei sezioni tematiche. Tra i nomi quelli di Ansaldo, il Grechetto, Bernardo Castello, De Ferrari, Gaulli, Piola, Strozzi, Rubens e Van Dyck. Mentre nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino ecco “Ai tempi degli Embriaci”: fino a giugno le vestigia della città medioevale con grandiose sculture e dipinti del XII e XIII secolo.
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Genova meta culturale e artistica: la città celebra i dieci anni della dichiarazione di patrimonio dell’Umanità Unesco per “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli"con l’apertura al pubblico dei grandi palazzi del suo centro il 28 e 29 maggio. Gli splendidi palazzi storici genovesi, edificati tra la fine del ‘500 e l’inizio del ’600 come residenze private, furono inscritti in elenchi chiamati appunto “Rolli”, destinati ad accogliere re e ambasciatori. In queste stesse settimane alcune grandi mostre rappresentano altrettanti motivi di interesse, come quella dedicata ad Alfons Mucha, il maestro della Belle Epoque, allestita a Palazzo Ducale dal 30 aprile al 30 settembre (vedi anche www.turismoinliguria.it). Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. In un altro scrigno d’arte, Palazzo della Meridiana, ecco la mostra dedicata al Seicento dei collezionisti: fino al 5 giugno 60 dipinti in sei sezioni tematiche. Tra i nomi quelli di Ansaldo, il Grechetto, Bernardo Castello, De Ferrari, Gaulli, Piola, Strozzi, Rubens e Van Dyck. Mentre nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino ecco “Ai tempi degli Embriaci”: fino a giugno le vestigia della città medioevale con grandiose sculture e dipinti del XII e XIII secolo.
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Genova meta culturale e artistica: la città celebra i dieci anni della dichiarazione di patrimonio dell’Umanità Unesco per “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli"con l’apertura al pubblico dei grandi palazzi del suo centro il 28 e 29 maggio. Gli splendidi palazzi storici genovesi, edificati tra la fine del ‘500 e l’inizio del ’600 come residenze private, furono inscritti in elenchi chiamati appunto “Rolli”, destinati ad accogliere re e ambasciatori. In queste stesse settimane alcune grandi mostre rappresentano altrettanti motivi di interesse, come quella dedicata ad Alfons Mucha, il maestro della Belle Epoque, allestita a Palazzo Ducale dal 30 aprile al 30 settembre (vedi anche www.turismoinliguria.it). Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. In un altro scrigno d’arte, Palazzo della Meridiana, ecco la mostra dedicata al Seicento dei collezionisti: fino al 5 giugno 60 dipinti in sei sezioni tematiche. Tra i nomi quelli di Ansaldo, il Grechetto, Bernardo Castello, De Ferrari, Gaulli, Piola, Strozzi, Rubens e Van Dyck. Mentre nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino ecco “Ai tempi degli Embriaci”: fino a giugno le vestigia della città medioevale con grandiose sculture e dipinti del XII e XIII secolo.
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A Genova, i Rolli Days: i palazzi patrimonio dell'Umanità Unesco aperti al pubblico
Genova meta culturale e artistica: la città celebra i dieci anni della dichiarazione di patrimonio dell’Umanità Unesco per “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli"con l’apertura al pubblico dei grandi palazzi del suo centro il 28 e 29 maggio. Gli splendidi palazzi storici genovesi, edificati tra la fine del ‘500 e l’inizio del ’600 come residenze private, furono inscritti in elenchi chiamati appunto “Rolli”, destinati ad accogliere re e ambasciatori. In queste stesse settimane alcune grandi mostre rappresentano altrettanti motivi di interesse, come quella dedicata ad Alfons Mucha, il maestro della Belle Epoque, allestita a Palazzo Ducale dal 30 aprile al 30 settembre (vedi anche www.turismoinliguria.it). Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation. In un altro scrigno d’arte, Palazzo della Meridiana, ecco la mostra dedicata al Seicento dei collezionisti: fino al 5 giugno 60 dipinti in sei sezioni tematiche. Tra i nomi quelli di Ansaldo, il Grechetto, Bernardo Castello, De Ferrari, Gaulli, Piola, Strozzi, Rubens e Van Dyck. Mentre nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino ecco “Ai tempi degli Embriaci”: fino a giugno le vestigia della città medioevale con grandiose sculture e dipinti del XII e XIII secolo. 

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