Ciclismo italiano in lutto: Michele Scarponi è morto sabato mattina in un incidente stradale mentre si allenava alle porte di Filottrano (Ancona), suo paese natale. Il 37enne corridore dell'Astana è stato centrato in pieno da un furgone, un Fiat Iveco. L'investitore - indagato per omicidio stradale - ha detto ai carabinieri di non averlo visto. I mezzi, sia la bici su cui il ciclista si stava allenando che il Fiat 'Iveco', sono stati sequestrati. Scarponi lascia la moglie, sua coetanea, e due gemellini in tenera età ai quali aveva dedicato un pensiero venerdì sera, in tweet: «...anche se solo per un giorno ho pensato di portarne a casa 2 di maglie da leader...», e sotto pubblica una foto con i suoi due bambini sulle sue spalle a terra nel salone di casa.
Nato il 25 settembre 1979 a Jesi, Scarponi era soprannominato “l'Aquila di Filottrano” per lo sue doti di scalatore. Professionista dal 2002, aveva vinto nel 2009 la Tirreno-Adriatico e nel 2011 il Giro d'Italia grazie alla squalifica per doping dello spagnolo Alberto Contador. L'ultimo suo successo risale al 2013 al Gp Costa degli Etruschi, lo scorso 17 aprile si era aggiudicato la prima tappa del Tour of the Alps. Attualmente portacolori dell'Astana, Scarponi ne era stato nominato capitano per il prossimo Giro d'Italia, al via il 5 maggio, per il forfait di Fabio Aru.