Nato a Verona ma ragusano d'origine (e romano di adozione). Molto amato dal pubblico della tv, sul piccolo schermo aveva debuttato con La Piovra. Tra le sue fiction Una grande famiglia, Di padre in figlia, Don Matteo e Nero Wolfe. Gli ultimi lavori sul piccolo schermo sono stati in Squadra Mobile, nel 2015, la miniserie Baciato dal Sole del 2016, Maltese nel 2018 e Gli orologi del diavolo con Beppe Fiorello del 2020. Al cinema ha collaborato con registi come Pupi Avati (Festa di laurea, Ultimo minuto) Gianni Amelio (Porte aperte), Giuseppe Tornatore (Stanno tutti bene), Nanni Moretti (La stanza del figlio, Caro diario, Habemus papam), Carlo Mazzacurati (Vesna va Veloce), Ermanno Olmi (Tickets), Daniele Luchetti per La scuola nel ruolo del professor Mortillaro, Costanza Quatriglio, come voce narrante di Terramatta.
Nobile era impegnato nella preparazione di un monologo teatrale da Orazio. Di recente aveva portato in scena Le metamorfosi di Ovidio. «Mi sono imposto il compito di accorciare la distanza tra il tempo della creazione dei miti, la loro trascrizione da parte di Ovidio». Zingaretti ha ricordato la passione e il rigore che ci metteva nel lavoro: «Era un artista fine, un attore appassionato del suo lavoro: mi ricordo quando gli davo del rompiballe perché voleva sempre ripetere, limare, cambiare qualche battuta, e mi ricordo che lo prendevo a male parole perché tanto, poi, si faceva come diceva lui», scrive il commissario Montalbano. E poi i ricordi: «Quante cene davanti al mare, quante chiacchiere, quanti progetti e quante risate. Nel nostro mestiere capita che non ci si veda per molto tempo, ma anche che, quando ci si ritrova si ricominci da dove si era lasciato. Ora te ne sei andato e mi sembra impossibile si sia spento il tuo sorriso e che la tua gentilezza non ci sia più. Sono attonito, sono svuotato e addolorato. Ti voglio bene Roberto, te ne vorrò sempre».