Crisi economica e corruzione politica, il Brasile di nuovo in piazza
16/03/2015Proteste nelle principali città del Paese contro la presidente Dilma Rousseff, la difficile situazione economica e lo scandalo corruzione della compagnia petrolifera Petrobras (foto Reuters).
Da San Paolo al lungomare di Copacabana a Rio, dall'Amazzonia alla capitale Brasilia, più di un milione di brasiliani si sono riversati per le strade per protestare contro il Governo di Dilma Rousseff, la difficile situazione economica del Paese e la corruzione che pervade la politica brasiliana. A indignare ed esasperare i brasiliani è lo scandalo della compagnia petrolifera Petrobras che ha fatto scattare l'arresto per numerosi manager, banchieri e affaristi e fatto finire sotto inchiesta 54 politici di Governo e opposizione, sospettati di essere coinvolti in un colossale giro di mazzette e tangenti. Le manifestazioni hanno avuto diverse anime: da quelle moderate a quelle più intransigenti che hanno chiesto l'impeachment della presidente (non direttamente coinvolta nello scandalo). Le nuove proteste di strada (dopo quelle scoppiate a giugno 2013) sono il segno del profondo malcontento che continua a serpeggiare nella popolazione, in particolare nella classe media brasiliana, esasperata da uno scenario economico preoccupante in seguito alle pesanti misure di austerity varate dal Governo. Alle proteste contro il Governo si sono aggiunte quelle dei sostenitori della Rousseff. Dopo il weekend di manifestazioni, il Governo ha annunciato che a breve sarà presentato un pacchetto di provvedimenti per combattere la corruzione e l'impunità.