Con una collezione di oltre 90 robot, la mostra “Io, Robotto - Automi da compagnia” Palazzo Alberti Poja di Rovereto dal 25 febbraio al 27 agosto propone un percorso inedito e originale fra la storia, le intenzioni, i personaggi e le curiosità della robotica da intrattenimento.
L’allestimento della mostra è realizzato per guidare i visitatori all’interno di una vera e propria storia della robotica di intrattenimento attraverso supporti multimediali e interattivi che presentano approfondimenti tematici per contestualizzare il robot nei diversi scenari culturali di cui è protagonista, dal cinema alla letteratura alla musica, e valorizzare le caratteristiche proprie di ogni esemplare esposto.
Fra i modelli esposti degni di nota ci sono il primo vero robot da intrattenimento domestico, l’Aibo ERS 111 (acronimo di Artificial Intelligence roBOt) di Sony, disegnato dal maestro Hajime Sorayama e commercializzato tra il 1999 e il 2000 con un successo straordinario, tanto che i primi 3.000 pezzi destinati al solo mercato giapponese si esaurirono in 17 secondi, e Robocco Pouring Beer Robot creato nel 2000 da Asahi, una delle più grandi aziende giapponesi produttrici di birra e bibite. Robocco è l’unico automa in grado di fungere da frigorifero, aprire una lattina di birra e versarla lentamente in un ampio e fresco boccale da servire su richiesta.
Pino di ZMP (2001), una macchina che aspira a diventare uomo ispirata a Pinocchio di Collodi, di cui è esposta una versione realizzata da Tsukuda Hobby, e My Keepon di BeatBoats (2011), la versione commerciale del buffo autonoma a forma di pallina gialla con due piccoli occhi, realizzato dal dottor Hideki Kozima per studiare lo sviluppo sociale nei bambini autistici e diventato famoso in tutto il mondo grazie a un video di You Tube visto da più di 3,5 milioni di volte.
Fra i modelli più recenti c’è Nao, attualmente il più complesso e sofisticato androide acquistabile sul mercato. Sviluppato nel 2012 in differenti versioni da Aldebaran Robotics, costola della Università di Parigi, Nao può riconoscere gesti e volti, è dotato di intelligenza artificiale autonoma (Nao Life) e programmabile in differenti linguaggi, e di software per il riconoscimento vocale progettato da Nuance; ha inoltre 4 microfoni che gli permettono di localizzare i suoni con precisione, videocamere che consentono di registrare in HD e mani prensili, sensori di pressione sotto ai piedi, 25 gradi di libertà di movimento.
Un calendario fitto di appuntamenti accompagnerà la mostra: dai laboratori didattici per le scuole alle demo di robotica per il pubblico, dalla presentazione di libri agli incontri a tema.