Chiesa povera per i poveri, a Napoli un nuovo Patto delle catacombe
17/11/2015
Cinquant'anni fa, il 16 novembre 1965, pochi giorni prima della chiusura del Vaticano II,
42 padri conciliari (poi diventati 500), tra cui il brasiliano dom
Helder Camara e l’italiano Luigi Bettazzi, siglarono un Patto nelle catacombe di Santa Domitilla a Roma: un impegno a condurre una vita di povertà rinunciando a lussi, simboli di
potere e privilegi e ad essere “una Chiesa serva e povera” come
desiderava Giovanni XXIII. Il Patto è diventato vita vissuta con papa Francesco e il programma del suo pontificato: “Per
una Chiesa povera e per i poveri". Il 16 novembre a Napoli, nelle catacombe di San Gennaro è stata firmata una nuova versione del Patto delle catacombe. Hanno aderito, tra gli altri, monsignor Luigi Bettazzi, don Luigi Ciotti, padre Alex Zanotelli, don Virginio Colmegna (Casa della carità, Milano), don Antonio Loffredo (parroco del rione Sanità, Napoli), don Armando Zappolini (toscano, presidente del Coordinamento nazionale delle comunità d'accoglienza), don Renato Sacco (piemontese, coordinatore nazionale di Pax Christi).