No all'accordo di pace con le Farc, la Colombia sotto choc
03/10/2016In un referendum segnato da un astensionismo altissimo, pari al 60%, i colombiani hanno rigettato l'intesa firmata da Governo e Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) che dovrebbe dare avvio al processo di pacificazione (foto Reuters).
La vittoria del no al referendum del 2 ottobre ha scosso profondamente la Colombia. Il processo di pacificazione - per mettere fine a 52 anni di conflitto civile - viene rallentato, rimandato, ma non arrestato. Il leader delle Farc Rodrigo Londoño Echeverri, noto anche come Timoleón Jiménez o con il soprannome Timochenko, ha seguito i risultati del referendum in Tv dall'Avana, a Cuba, teatro del sofferto negoziato colombiano durato 4 anni. Le Farc hanno comunque confermato il loro addio alla lotta armata. Per il presidente Juan Manuel Santos, che ha firmato l'intesa con Timochenko, il no al referendum è una pesante batosta. Ora si apre una fase di dialogo e trattative con il fronte del "no", guidato dall'ex presidente Álvaro Uribe. L'accordo è stato siglato il 26 settembre, alla presenza del segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri Federica Mogherini, di numerosi presidenti e ministri degli Esteri. Un evento storico, che ha sancito la fine del conflitto più lungo nella storia dell'America latina. Ma dopo il no alla urne per la Colombia il futuro è ancora carico di ombre.