Fino a poche settimane fa faceva tremare il mondo con le sue minacce di attacchi nucleari e test missilistici. Il suo duro confronto con Donald Trump aveva fatto addirittura temere di essere arrivati alla vigilia della terza guerra mondiale. Oggi, invece, Kim Jong-u ha inaspettatamente assunto il volto di leader aperto alla pace e alla distensione: il dittatore nordocoreano ha segnato un momento storico attraversando - primo della famiglia al potere da oltre 70 anni - il 38° parallelo, linea di demarcazione che divide le due Coree, per raggiungere e stringere la mano al presidente della Corea del Sud Moon jae-in. Nella "Casa della pace" del villaggio di Panmunjon, che sorge nella zona demilitarizzata fra i due Paesi, i leader delle due Coree si sono incontrati per il terzo summit intercoreano, un evento che, secondo gli auspici, dovrebbe dare inizio a un cammino di dialogo, all'insegna della denuclearizzazione e di nuovi rapporti di fiducia tra i due Paesi. Come mostrano le foto Reuters, a Seul, capitale sudcoreana, uomini e donne si sono uniti ai monaci buddhisti per una granee preghiera comune di buon auspicio per l'andamento del summit, a breve distanza dal luogo dell'incontro, vicino alla zona demilitarizzata, cica 300 manifestanti sudcoreani si sono riuniti per protestare contro il riavvicinamento tra i due leader. La penisola coreana è divisa dal 1945 quando, al termine della Seconda guerra mondiale, venne creata una spartizione: il Nord sotto il controllo dell'Unione sovietica, il Sud sotto il controllo degli Stati Uniti. Nel 1950 Pyongyang con l'appoggio di Mosca invase Seul nel tentativo di riunificare la penisola sotto il suo regime. La guerra si concluse nel 1953 con un armistizio. Da allora le due Coree hanno continuato a vivere in modo totalmente separato, con dinamiche politiche, economiche e sociali completamente differenti. Prima del summit di Panmunjon, le Olimpiadi invernali di PyeongChang lo scorso febbraio avevano spianato la strada al riavvicinamento, con la presenza ai Giochi di Kim Yo-jong, sorella minore del leader nordcoreano.