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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Nella tradizione biblica, l’ulivo portato a Noè sull’Arca dalla colomba è il segno che, finalmente, è cessato il diluvio. Un segno di speranza, dunque. È il significato, forse inconsapevolmente, che molte persone, in Italia e nel mondo, hanno voluto dare ai rami d’ulivo che nonostante non siano stati benedetti e distribuiti nelle chiese sono stati messi fuori dai balconi, portati ai medici impegnati a curare i malati del virus (è accaduto all’ospedale delle Molinette, a Torino), posizionati davanti a una piazza San Pietro insolitamente deserta e silenziosa. Un segno di speranza, come dimostrano queste immagini, con l’auspicio che le tenebre che sono scese sulle nostre città, come ha detto papa Francesco il 27 marzo scorso, si diradino presto. Per tutti (foto Reuters)
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Coronavirus, dai medici ai balconi, quei rami d'ulivo simbolo di speranza

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