Rendono solenni le cerimonie. I Corazzieri appartengono a un reparto speciale dei Carabinieri la cui missione è innanzitutto quella di proteggere il Capo dello Stato, oltre a quella di rappresentare quanto di meglio esprimono al più alto livello le istituzioni repubblicane.
Si tratta di un’unità militare di élite le cui origini risalgono al XIV secolo e i cui appartenenti devono essere alti almeno un metro e novanta, oltre ad essere di costituzione armoniosa e a possedere uno stato di servizio ineccepibile nell’Arma. Ma non basta: per diventare Corazziere, per portarne la prestigiosa uniforme e vegliare sul Presidente della Repubblica bisogna superare un duro tirocinio addestrativo presso la caserma romana intitolata ad Alessandro Negri di Sanfront, presso la quale spicca - all’interno di un suggestivo maneggio - il motto del Reggimento: “Virtus in periculis firmior”, «Il coraggio diventa più forte nel pericolo».
Per essere definitivamente Corazziere occorre dedicarsi in modo integrale a una missione che non è solo di rappresentanza ma richiede disciplina, forma fisica, concentrazione, precisione nel tiro con armi di ultima generazione e tanta abilità con i cavalli, anche loro protagonisti di primo piano della vita del Reggimento che da un secolo e mezzo presidia 24 ore su 24 il Quirinale. I Corazzieri siamo abituati ad ammirarli in pubblico, a piedi o a cavallo, con le uniformi storiche con tanto di elmo e corazza, indossate con la postura marziale che li contraddistingue.
E’ l’aspetto più evidente e suggestivo, ma non è l’unico: la vita del Reggimento è estremamente varia ed è scandita da lunghe sessioni di addestramento a cavallo (e con le motociclette), al tiro con le armi automatiche e ai meticolosi preparativi delle uniformi per i servizi al Quirinale e per le cerimonie e gli eventi che si svolgono in presenza del Presidente: in occasione della Festa della Repubblica, della Giornata delle Forze armate, delle visite di Capi di Stato esteri o semplicemente del cambio della guardia. Si tratta di militari che interpretano con cuore ed orgoglio la loro missione, animati da un forte spirito di corpo, in un mondo straordinariamente ricco di fascino e bellezza.
Un mondo che viene proposto anche dietro le quinte grazie a un originale reportage fotografico realizzato dallo Stato Maggiore della Difesa, nel quale si svelano momenti, dettagli e tratti insoliti delle attività quotidiane del Reggimento, colti nelle manifestazioni pubbliche così come nella vita di guarnigione. Le decine di fotografie a colori e in bianco e nero scattate dal 1° Maresciallo Antonio Morlupi, accompagnate dai testi del Tenente Colonnello Mario Renna, portano alla scoperta dei luoghi e dei gesti dei Corazzieri, abitualmente usi a una grande discrezione: il modo per mantenere intatto il fascino dei loro codici, delle loro quinte e delle suggestive e variopinte uniformi da cavaliere che li rendono unici.
Il volume è stato presentato al Salone del Libro di Torino ed è prenotabile (costo: 20 euro) scrivendo a: informazionidifesa@smd.difesa.it