L'Europa su Marte con la navicella "made in Italy" Schiaparelli
20/10/2016Successo parziale per ExoMars, la missione congiunta dell'Agenzia spaziale europea e dell'Agenzia spaziale russa: il lander, fabbricato a Torino, che doveva scendere sul suolo marziano è caduto e sarà difficile ripristinare un contatto per ricevere i dati (foto Reuters).
ExoMars è comunque una missione in parte riuscita: nell'orbita di Marte c'è un altro satellite, il Trace gas orbiter, che ha registrato tutti i dati, raccolti e analizzati nel quartier generale dell'Agenzia spaziale europea (Esa) a Darmstadt, in Germania. Il progetto di ExoMars è composto da due missioni: la prima è cominciata il 14 marzo 2016 con il lancio della sonda Trace gas orbiter, che ruota intorno al pianeta per individuare i gas atmosferici, e del lander Schiaparelli (chiamato così in onore dell'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, famoso per i suoi studi su Marte), predisposto a raggiungere il suolo marziano. L'obiettivo è studiare l'ambiente di Marte, rintracciare forme di vita passate o presenti. La seconda missione è prevista per il 2020: dovrebbe portare sul suolo del pianeta un avanzatissimo rover Esa che, muovendosi sulla superficie in tutte le direzioni, potrà esplorare il terreno prelevando campioni del suolo maziano da riportare sulla Terra. ExoMars è in buona parte un'eccellenza del "made in Italy": il Trace gas orbiter e Schiaparelli sono stati realizzati nei laboratori di Torino della società franco-italiana Thales Alenia Space. E italiana è anche la piccola trivella che, secondo i piani, dovrebbe permettere al rover di raccogliere i campioni del terreno marziano.