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Falchi e colombe: gli schieramenti del PdL

26/08/2013«Consiglio di guerra» o «vertice della pacificazione», sabato mattina Silvio Berlusconi ha riunito nella sua residenza di Arcore, Villa San Martino, gli uomini del Pdl, all'indomani dello stop del Pd a un'amnistia per il Cavaliere. Obiettivo del summit: determinare la linea del centrodestra sulla permanenza nella maggioranza e sulle iniziative per salvaguardare l'agibilità politica del leader. Uniti in pubblico, ma tutt’altro dietro le quinte, falchi e colombe del Pdl si sono incontrati e confrontati e, al di là della linea unitaria dettata dal segretario Angelino Alfano, continuano a battagliare. «E’ finita, finalmente. Il governo Letta cadrà – annuncia il leader dei falchi, Daniela Santanchè in un’intervista concessa a Repubblica. «L’ha detto anche il presidente, che non mi è mai sembrato così forte, tranquillo e determinato: non dobbiamo aspettarci niente, perché da Napolitano, da Letta e dal Pd niente avremo. Le colombe hanno ceduto, non ci sono alternative alla crisi perché gli altri hanno deciso di negare l’agibilità politica a un leader votato da milioni di italiani». Immediata la replica delle colombe tramite Fabrizio Cicchitto: «L’onorevole Santanchè, che è anche responsabile dell’organizzazione del partito, dichiara di esprimere le posizioni di una corrente di esso, i cosiddetti “falchi”, i cui nominativi elenca ed elenca anche i nomi dei dissenzienti, dei non allineati, dei renitenti e degli incerti. Francamente non ci sembra che abbia scelto il momento più opportuno per fare questo elenco dei buoni, dei cattivi e dei mediocri». Nella fotogallery, I FALCHI (Santanchè e Verdini, Alfano, Biancofiore, Brunetta); LE COLOMBE (Cicchitto, Gasparri, Gianni Letta, Prestigiacomo, Gelmini).

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