Gaza, così muore un cristiano
01/08/2014
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Quel che resta della casa dove abitava la signora Jalila Faraj Ayyad, cristiana ortodossa, con la sua famiglia. Foto Reuters.
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Quel che resta della casa dove abitava la signora Jalila Faraj Ayyad, cristiana ortodossa, con la sua famiglia. Foto Reuters.
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Una parente della signora Jalila Faraj Ayyad, cristiana ortodossa, uccisa a Gaza durante un attacco israeliano. Foto Reuters.
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Gaza, parrocchia ortodossa di San Porfirio. Un momento della cerimonia funebre della signora Jalila Faraj Ayyad, la cristiana uccisa a Gaza durante un attacco israeliano. Foto Reuters.
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Gaza, parrocchia ortodossa di San Porfirio. Un momento della cerimonia funebre della signora Jalila Faraj Ayyad, la cristiana uccisa a Gaza durante un attacco israeliano. Foto Reuters.
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Gaza, parrocchia ortodossa di San Porfirio. Un momento della cerimonia funebre della signora Jalila Faraj Ayyad, la cristiana uccisa a Gaza durante un attacco israeliano. Foto Reuters.
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Gaza, parrocchia ortodossa di San Porfirio. Un momento della cerimonia funebre della signora Jalila Faraj Ayyad, la cristiana uccisa a Gaza durante un attacco israeliano. Foto Reuters.
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Gaza, parrocchia ortodossa di San Porfirio. Un momento della cerimonia funebre della signora Jalila Faraj Ayyad, la cristiana uccisa a Gaza durante un attacco israeliano. Foto Reuters.
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Gaza, parrocchia ortodossa di San Porfirio. Un momento della cerimonia funebre della signora Jalila Faraj Ayyad, la cristiana uccisa a Gaza durante un attacco israeliano. Foto Reuters.
Si chiamava Jalila Faraj Ayyad. Aveva sui 70 anni. E' morta sotto le macerie della sua casa, a Gaza City, colpita da un attacco israeliano. La sofferenza e la morte accomunano persone diverse per lingua, etnia, cultura, religione. Musulmani, ebrei, cristiani: tutti uguali nel momento del dolore. Jalila Faraj Ayyad era cristiana ortodossa.
«Il figlio minore Antonio - ha scritto su Facebook padre Jorge Hernandez, il parroco cattolico - non si trovava in
casa perché si era recato a Messa nella chiesa ortodossa; e al momento
dell’esplosione era proprio nella nostra parrocchia. Tutta la comunità è
rimasta profondamente commossa. I missili davvero non fanno distinzioni
tra le persone: semplicemente cadono e uccidono. Quanto avvenuto - ha aggiunto il parroco di Gaza - conferma come non ci sia un solo
posto sicuro in tutta la Striscia. Questi sono fatti, non parole».
La cerimonia funebre s'è svolta nella chiesa ortodossa di San Porfirio, la più antica di Gaza: erano presenti anche padre Jorge e le
Missionarie della Carità, le suore di Madre Teresa rimaste nella
Striscia.